Inchiesta Unicusano, ripercussioni sui progetti di Terni ? Bandecchi: ” Se non riavremo i nostri conti a rischio 1600 stipendi”

“Gli impegni in politica, sulla Ternana e per tutti gli altri spin off aziendali collegati all’Università Niccolò Cusano non cambiano. Tutto prosegue come prima”. A dirlo all’Ansa è Stefano Bandecchi, presidente dell’ateneo e della società di calcio rossoverde, oltre che candidato a sindaco di Terni con la lista Alternativa popolare. Il giorno dopo l’indagine per reati fiscali condotta dalla Guardia di Finanza a carico dell’Università telematica, con il sequestro preventivo di beni per un valore superiore ai 20 milioni di euro, Bandecchi analizza quanto accaduto e spera in una soluzione rapida dell’inchiesta. “Se non rientriamo in possesso dei nostri conti – spiega il patron della Ternana – non saremo in grado di pagare gli stipendi a 1600-1700 dipendenti, tanti girano nell’orbita dell’Unicusano e delle due aziende collegate”. Il presidente ricorda la recente acquisizione di Interpan, l’azienda ternana che produce pane e che da alcuni mesi “ho messo in vendita il 45% della Ternana in blocchi azionari da 5 e 10% ma finora non si è fatto avanti nessuno e quindi si va avanti come prima”. L’inchiesta rischia di avere ripercussioni importanti sulla città di Terni dove Bandecchi è impegnato su più fronti: dalla Ternana al nuovo palazzetto dello sport, dal futuro di Interpan a quello della Treofan. ” Né io, nè Unicusano abbiamo evaso il fisco”, ribadisce Bandecchi. Resta però la pesante contestazione che viene mossa al presidente rossoverde dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Roma: l’università, pur essendo iscritta alla Camera di commercio come ente pubblico non economico e senza scopo di lucro”, avrebbe esercitato ” prevalentemente attività commerciale”, arrivando a investire importanti somme di denaro per acquisire e finanziare “diverse società rientranti nel cosiddetto “Gruppo Bandecchi”, società che sarebbero state gestite con “personale dipendente dell’Ateneo”.