Lotta al Covid, a novembre nuova fase: raggiungere i non vaccinati e terza dose. Umbria quasi il 30% tra i 12 e 19 anni senza vaccino, crescono i casi nelle scuole

Il 28,5 per cento della popolazione tra i 12 e i 19 anni non ha ricevuto alcuna dose di vaccino in Umbria. Una percentuale più alta della media nazionale che si attesta sul 27,3%. Il personale scolastico che non ha ricevuto nemmeno una dose è pari al 9,9%, la media nazionale è del 6,3%. E’ quanto rileva la Fondazione Gimbe. Per quanto riguarda le positività al Covid accertate nelle scuole umbre, secondo gli ultimi dati comunicati dalla Regione, gli alunni positivi sono 43 (erano 39 il 22 ottobre, data del precedente rilevamento) e le classi in isolamento sono 33 (erano 25). Restano otto i positivi tra il personale scolastico e i cluster salgono da sei a 12. I contatti stretti di classi in isolamento erano 545 il 22 ottobre e sono saliti a 710. Una situazione complessivamente non allarmante ma che tende a crescere rispetto alle settimane precedenti. Per questo si sta pensando a mettere in campo una doppia sfida. Una fase nuova che partirà dal mese di novembre. L’obiettivo della nuova strategia è quello di tornare a numeri alti di somministrazioni quotidiane di vaccini perché solo grazie alla campagna vaccinale abbiamo superato i momenti più difficili. Quindi, pronti a ripartire con l’obiettivo di raggiungere quelli che non si sono vaccinati e somministrare le terze dosi. Tra l’altro, a novembre, arriverà alla scadenza dei sei mesi  da quando ha completato il vaccino una fetta molto più ampia di popolazione. Da maggio scorso, infatti, la campagna vaccinale è stata aperta a tutti , senza più limiti di età (con eccezione dei giovanissimi, dai 20 ai 30 e dai 12 ai 19, “reclutati” da giugno-luglio). Moltissimi in Umbria sono over 60, che potranno ricevere la terza dose già dalla prossima settimana. Poi, entro la fine dell’anno, la platea sarà ampliata con la terza dose che verrà estesa a chi ha meno di 60 anni. Insomma, la terza dose è considerata una barriera necessaria per scongiurare un incremento dei contagi ora in rialzo. E per l’Umbria c’è un impegno in più: abbassare in fretta la percentuale della popolazione tra i 12 e i 19 anni che non ha ricevuto ancora una dose di vaccino. Stesso ragionamento vale per il personale scolastico: è troppo alta, non solo rispetto al resto d’Italia, la percentuale (9,9%) di coloro che sono senza vaccino. Due priorità per il sistema sanitario regionale da inserire immediatamente nel piano di rilancio della campagna vaccinale. Sta procedendo, invece, bene la somministrazione delle terze dosi, riservate per ora a ultrasessantenni, fragili, personale sanitario e ospiti delle Rsa, che hanno completato la prima fase da almeno sei mesi. Ora però occorre tornare a numeri alti di somministrazioni quotidiane perché la situazione da un pò di tempo langue. Per questo il governo prepara la doppia sfida: raggiungere quota 90% di vaccinati e terza dose. Magari anche con la riapertura degli hub chiusi, oltre ad un coinvolgimento maggiore dei medici di famiglia.