Marcello Giannico lascia l’Ospedale di Perugia per Roma, rumors anche su Gilberto Gentili (Marche)

A palazzo Donini  la parola d’ordine è andare avanti con cautela e agire in modo silenzioso per evitare la solita giostra dei nomi. Ma tra pochissime settimane la governatrice Tesei  sarà costretta ad aprire i giochi, nella consapevolezza che il momento è arrivato e rischia di essere indigesto. La sanità umbra sta per perdere due dei quattro direttori generali, due manager scelti dalla giunta Tesei-Coletto. Due manager che avrebbero dovuto rappresentare il nuovo volto della sanità umbra, quello del centrodestra e del cambiamento rispetto al passato. Due manager che però preferiscono lasciare l’Umbria e andare altrove. Per carità all’Ospedale di Perugia e sul territorio nessuno sarà preso da una fitta dolorosa. Il malessere tra medici e personale sanitario è fortissimo, la delusione è tanta così come la preoccupazione per il futuro del più importante nosocomio della Regione. Marcello Giannico sta per lasciare la direzione generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia con destinazione Roma mentre Gilberto Gentili – secondo i soliti rumors –  direttore generale Asl Umbria 1, sarebbe pronto per andare nelle Marche. Due dei quattro direttori generali nominati dalla giunta regionale il 31 dicembre del 2020, pronti a lasciare l’Umbria appena dopo undici mesi. Giannico torna a Roma con l’obiettivo di un doppio passaggio: prima al “San Camillo” per ragioni professionali e successivamente a guidare di nuovo una azienda sanitaria romana. Per Gentili, invece, si tratta di un ritorno nella sua Regione, sostenuto – almeno così sembra –  in modo convinto dalla Lega marchigiana. Anche per questo la giunta regionale, su proposta dell’assessore Coletto, con delibera n.951 del 13 ottobre 2021, ha riaperto i termini dell’avviso pubblico per l’acquisizione di disponibilità per la nomina a direttore generale delle Aziende sanitarie umbre. Due figure sulle quali la giunta Tesei ha puntato molto per chiudere il modello di sanità del centrosinistra.  I risultati di questi due anni però sono sotto gli occhi di tutti e l’inadeguatezza delle scelte (o meglio delle non scelte) hanno fatto il resto. Ora siamo da capo a dodici, con la più grande azienda ospedaliera dell’Umbria costretta – dopo nemmeno un anno –  a fare i conti con un nuovo direttore generale, proprio nel momento più difficile della sua storia. Nel frattempo – come avviene sempre in questi casi – iniziano a circolare i primi nomi: per l’azienda ospedaliera di Perugia si fa il nome di una donna, laureata in giurisprudenza, perugina, con esperienza in campo amministrativo. Oltre ai soliti nomi circolati nei mesi scorsi: dalla Gigliola Rosignoli a Roberto Noto.