Antiterrorismo, arrestati due egiziani: “Giurata fedeltà all’Isis”. Decisivo l’aiuto della polizia postale di Perugia

Un’operazione antiterrorismo della polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Milano, ha portato all’arresto di un egiziano e un naturalizzato italiano di origine egiziane accusati di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo. Nelle chat e nei messaggi scambiati tra i due si farebbe riferimento a esplicite minacce verso organi dello Stato. Sono stati, inoltre, trovati messaggi con minacce ed insulti agli ebrei, oltre che file audio e video relativi al conflitto israelo-palestinese. I due egiziani, secondo la Procura di Milano, sarebbero associati ” all’organizzazione terroristica internazionale comunemente nota come Stato Islamico”, membri cioè dell’Isis, a cui avrebbero giurato fedeltà e garantito sostegno. I due avrebbero, inoltre, finanziato l’organizzazione terroristica. Sarebbero stati trovati dei filmati “raccapriccianti” con bambini a viso scoperto che sparano con pistole e prigionieri ai quali viene fatto dire che appartenevano alla polizia siriana  o ad altri eserciti in opposizione all’Isis”. Questo, ha detto il pm di Milano Alessandro Gobbis, “fa capire l’attenzione morbosa dell’Isis ai bambini. E’ un tema ricorrente quello dei bambini che vengono addestrati all’uso di armi e alla violenza”. Un ruolo importante all’operazione è stato svolto dalla Polizia Postale di Perugia. Insieme all’Osint (open source intelligence), i poliziotti della postale di Perugia avrebbero fatto partire le indagini nel 2021. Infatti, grazie alla loro analisi sono stati scoperti messaggi, soprattutto commenti anche a video di massacri e attentati dell’Isis, su gruppi Telegram, WhatsApp e Facebook per fare proselitismo e propaganda, dichiarandosi “terroristi” dell’Isis.