Pd, liste senza rinnovamento: Ascani, Verini e Rossi in corsa nel proporzionale. Patto Bori-Sereni

L’aut aut di Calenda al Pd non ferma la corsa alle candidature. La riduzione del numero dei parlamentari rende tutto più complicato con il Pd umbro costretto a trovare una quadra che tenga conto anche delle indicazioni del territorio. Bori, dopo la direzione di Terni, dovrà terminare il lavoro entro giovedì perché Letta ha fissato per questo fine settimana l’appuntamento al Nazzareno. Il puzzle delle candidature dei democratici dell’Umbria è concentrato quasi esclusivamente sul proporzionale: due posti sicuri (capolista Camera e Senato) più un possibile terzo parlamentare con il gioco dei resti (secondo posto lista Camera). In realtà i giochi sarebbero già chiusi, così almeno dicono rumors romani e locali, con un accordo stretto tra Tommaso Bori, Marina Sereni e Anna Ascani. Un’intesa che prevede Anna Ascani capolista al proporzionale Camera dei Deputati; Walter Verini capolista al proporzionale Senato; Gianluca Rossi, ex senatore ternano, sostenuto proprio dalla Sereni, al secondo posto nella lista proporzionale Camera. Nonostante i tanti annunci di cambiamento fatti in questi mesi dal segretario regionale Bori, l’Umbria si iscrive alla categoria “riconfermati”. Gli unici posti sicuri saranno garantiti alla tifernate Anna Ascani (da dieci anni parlamentare) e all’altro tifernate Walter Verini ( da quindici anni parlamentare). Il terzo posto, con buone possibilità di essere eletto, va all’ex senatore Gianluca Rossi, fedelissimo della Sereni. Per i nuovi resta la consolazione di correre in posizioni considerate impraticabili, e quindi sarà impossibile vederli nei banchi di Camera e Senato. Conclusioni: sul piano del rinnovamento le prossime saranno elezioni sprecate.