Presunti abusi edilizi al bar del polo nautico di Piediluco: diatriba tra Comune e Circolo Canottieri. Domani decide il Tar

Ci mancavano i presunti abusi edilizi del bar del polo nautico per riaprire lo scontro tra il Circolo Canottieri Piediluco e il Comune di Terni. Il tutto coincide, tra l’altro, con l’insediamento del neo presidente del Circolo, Fabio Paparelli, attuale consigliere regionale del Pd, ex braccio destro della governatrice Marini. Una querelle che è finita davanti ai giudici amministrativi del Tar dell’Umbria chiamati a risolvere una diatriba che con il passare dei giorni si sta facendo sempre più spigolosa. Da una parte c’è il Comune di Terni con un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi. Dall’altra parte c’è il Circolo Canottieri Piediluco che ha presentato ricorso contro l’ordinanza e recentemente una istanza di sanatoria. Per il Circolo Canottieri se abusi ci sono si tratta di piccole cose sanabili. Per i tecnici del comune, invece, ci sono e vanno demoliti. In mezzo alla contesa c’è un progetto da 4 milioni di euro finanziato dal Pnrr che prevede, tra le opere finanziate, anche la sistemazione del bar in questione. In realtà non si tratta di un fatto eccezionale perché già nel 2019 il Circolo Canottieri Piediluco depositò un ricorso al Tar contro il Comune di Terni. Quattro anni fa il contenzioso riguardava la convenzione che regola i rapporti tra Comune e Circolo e il ricorso ai giudici amministrativi fu presentato contro l’ordinanza di palazzo Spada che obbligava il Circolo all’abbattimento di tre piante di salice bianco, con tanto di reimpianto, a sue spese. Per l’associazione sportiva di Piediluco, invece, trattandosi di spese straordinarie spettava all’amministrazione comunale provvedere e sostenere i costi. Questa volta la vertenza è molto più seria, almeno per due ragioni. La prima ragione riguarda il contenuto della diatriba, ovvero presunti abusi edilizi. La seconda ragione sta nel progetto finanziato dai fondi del Pnrr i cui lavori sono stati già aggiudicati alla ditta Tecton Group di Rieti. Un progetto importante per il futuro del lago che prevede il restyling del centro federale, bar, tribuna, torre di arrivo, pontili di barco e sbarco, campo di gara e zone esterne. Una iniziativa, quindi, fondamentale per il territorio che non vuole motivi d’ingombro. Il neo presidente Paparelli, subito dopo l’insediamento, confessò ad un giornalista che i rapporti con la giunta Bandecchi erano “buoni”. “Conosco molto bene l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Maggi – rispose l’ex vice presidente della Marini – lavoreremo insieme ognuno rispettando il proprio ruolo”. Per ora, malgrado il bon ton, la situazione è destinata a finire in un’aula di tribunale. Domani ci sarà la prima udienza davanti ai giudici amministrativi di Perugia per discutere del ricorso e, molto probabilmente, tra mercoledì e giovedì è attesa la decisione.