Terza dose di vaccino per tutti: evitare la ripresa del contagio e coprire i nuovi ceppi di virus

E’ solo questione di tempo. E’ lo stesso Silvio Brusaferro, direttore dell’Istituto superiore di sanità, a ipotizzare la strategia . ” Oggi è raccomandato per alcune categorie , ma la terza dose di vaccino anti-Covid per tutta la popolazione è uno scenario verosimile”. Insomma, il conto alla rovescia è già iniziato.  Per ora si è pensato di coprire le persone più a rischio, che hanno completato il ciclo vaccinale più di sei mesi fa. Ora si sta valutando se e quando dare una dose aggiuntiva alle persone più giovani. A rianimare il dibattito e a far pensare a una accelerazione del terzo richiamo  per tutti, oltre al monitoraggio della risposta immunitaria nel tempo, è la ripresa generale del contagio.  Dopo due mesi di calo anche in Umbria – come nel resto del Paese – i numeri registrano un leggero aumento. Se la situazione in Umbria e in Italia è finora sotto controllo, i motivi, secondo gli esperti, sono due: un alto numero di vaccinati e il mantenimento di restrizioni , sia pure rimodulate con l’introduzione del green pass. Un altro aspetto che gli esperti stanno tenendo sotto controllo è quello dei nuovi ceppi di virus e dell’efficacia dei vaccini su di essi.  Nelle valutazioni in corso, una riguarda anche gli immunizzati  con l’unico vaccino monodose, il Janssen di Johnson&Johnson. Potrebbero essere chiamati per un richiamo che potenzi la risposta immunitaria, a iniziare dai più anziani e non prima di due mesi dalla prima iniezione. Perché, quindi, la terza dose è così necessaria ? Perché si è visto che, nonostante l’efficacia dei vaccini resta alta contro la malattia grave da Covid-19, quella nei confronti dell’infezione cala nel tempo. Se diminuiscono gli anticorpi, durante l’inverno la possibilità di contagio aumenta: ecco perché si è deciso di essere prudenti programmando una terza dose. Il calo di efficacia del vaccino normalmente si registra tra i 6 e i 9 mesi. Si tratta di una discesa modesta della protezione nei confronti delle infezioni, la cui entità varia, in percentuale da vaccino a vaccino. Il calo è più forte sulle persone anziane perché più un soggetto è avanti con l’età meno il suo sistema immunitario risponde bene. Nel frattempo, ieri, in Umbria sono state somministrate le prime terze dosi per soggetti con elevata fragilità e cittadini con età sopra i 60 anni. Al momento risultano abilitati alla prenotazione circa 50.000 soggetti. La campagna delle terze dosi  era già iniziata anche in Umbria nelle scorse settimane con le vaccinazioni degli ultraottantenni e del personale e degli ospiti dei presidi residenziali per anziani.