Pfizer e Moderna per la seconda dose: ok alla vaccinazione eterologa. Somministrata almeno una dose a meta’ umbri

Battute d’arresto non sono permesse se si vuole arrivare a settembre con l’immunità di gregge. Il premier Mario Draghi ha ribadito che ” la campagna vaccinale procederà con la stessa intensità di prima. Lo stesso commissario straordinario Figliuolo conferma che tra ora e la fine del terzo trimestre saranno disponibili ” oltre 55 milioni di dosi Pfizer e Moderna”. Il imore di chi ha avuto la prima dose di AstraZeneca  e ora attende di conoscere quale vaccino , tra Pfizer e Moderna, riceverà per la seconda non sembra preoccupare i virologi. Certo il mix di vaccini per i richiami ha diviso gli esperti ma nelle ultime ore tanta acqua è stata gettata sul fuoco delle diverse opinioni anche se diverse uscite hanno creato confusione nella popolazione. Alcune Regioni sono scettiche, in testa la Lombardia che ieri aveva deciso di sospendere la seconda dose con un vaccino diverso salvo poi ricredersi. Fatto sta che lo stesso Cts si è detto favorevole e presto si pronuncerà anche l’ agenzia italiana del farmaco. Il “richiamo eterologo” darebbe, infatti, risultati di copertura migliori a distanza di mesi, secondo due autorevoli studi fatti in Spagna e Gran Bretagna.  La stessa Germania ha già cominciato a farlo. Più o meno tutti concordano che vaccinarsi e vaccinare quanta più popolazione possibile adesso rimane la sola via per scongiurare un altro autunno di difficoltà e di varianti più trasmissibili e di morti. Proprio in queste ore in Umbria il 55,57% degli eventi diritto è stato vaccinato con almeno una dose mentre il 24,2% ha completato il ciclo. Secondo i dati della Regione aggiornati alle ore 8 di oggi,  13 giugno 2021, sono 441.164 i cittadini che hanno ricevuto la prima dose e 190.460 quelli che hanno completato il ciclo . Gli over 70 sono stati quasi tutti vaccinati mentre gli over 60 sono intorno all’80%. Uno scatto importante è stato fatto anche tra gli over 50, con una copertura che ha superato il 63%.  Insomma, il piano del governo sta funzionando bene, l’epidemia è in calo e il rapporto tra il rischio di avere problemi gravi per colpa della dose e il beneficio di evitare il Covid è nettamente favorevole a quest’ultimo anche in una fase di bassa circolazione del virus, qual è  quella attuale.