Assisi, sussidio economico una tantum a favore degli anziani di oltre 75 anni che vivono in condizioni disagiate

 

ASSISI – L’amministrazione comunale di Assisi ha deciso di erogare un contributo di 500 euro, somma una tantum, a favore di anziani ultrasettantacinquenni che vivono in condizioni economiche disagiate.  Una delle tante forme con  cui si è deciso di estrinsecare la lotta alla povertà. Il finanziamento complessivo stanziato è di 10mila euro.

La domanda va presentata entro l’11 giugno e il modulo oltre che sul sito istituzionale del Comune è disponibile presso gli uffici servizi sociali a Santa Maria degli Angeli.

La misura nasce dalla sensibilità della giunta, guidata dal sindaco Stefania Proietti, di sostenere con concretezza le persone anziane che vivono in uno stato di disagio anche affettivo, oltre che materiale, per scarse relazioni parentali e/o amicali.

Il sussidio economico ha anche l’obiettivo di promuovere e agevolare la permanenza delle persone anziane nel proprio contesto e sostenerne la domiciliarità, sfavorendo quindi l’abbandono dalle abitazioni e dal centro in cui ha trascorso l’esistenza.

La legittimazione di questo tipo di intervento si richiama alla carta costituzionale e alle leggi nazionali ed è in linea con le recenti disposizioni relative al reddito di inclusione e al reddito di cittadinanza.

Per quanto riguarda i requisiti, oltre all’età (i 75 anni devono essere compiuti alla data di pubblicazione dell’avviso) l’anziano che intende accedere al beneficio deve risiedere da almeno 5 anni nel territorio comunale, deve risultare anagraficamente unico componente del  nucleo familiare, non deve percepire più di 650 euro al mese a titolo di pensione sociale o altra natura, tutte le condizioni devono risultare possedute al 31 dicembre 2018. Ovviamente l’anziano che presenta domanda non deve percepire indennità di accompagnamento, assegno di invalidtà e/o diverso emolumento, non deve essere proprietario di beni immobili produttivi di reddito imponibile, in Italia o all’estero, con esclusione della prima casa e non deve essere inserito, in regime presidenziale o semiresindenziale, in alcuna struttura pubblica o privata (casa di riposo, comunità, convento).

L’assessore comunale ai servizi sociali e alla lotta alla povertà Massimo Paggi, che fermamente ha voluto questo tipo di intervento, ha affermato: “La nostra amministrazione ha a cuore con i fatti e non a parole le condizioni di vita degli anziani che vivono nel nostro comune e per questo abbiamo pensato a una serie di misure atte a contrastare ogni forma di disagio. La somma una tantum prevista non è di enorme entità ma può rappresentare di sicuro un sollievo per chi si trova a vivere in una situazione di difficoltà e bisogno”.