Chiusure ingiustificate e necessari ristori, Confcommercio ha incontrato la presidente Tesei

Perugia – Una piccola delegazione Confcommercio Umbria, guidata dal vicepresidente vicario Andrea Tattini, ha incontrato questa mattina la presidente della Giunta regionale Donatella Tesei per rappresentare nuovamente il crescente malcontento e la condizione di estrema difficoltà in cui si trovano le imprese del commercio umbro, specialmente quelle che in queste settimane hanno subito ulteriori pesanti restrizioni e che temono di non poter sopravvivere all’emergenza economica.

Non a caso della delegazione facevano parte il presidente della Federazione dei pubblici esercizi Fipe Umbria Romano Cardinali, il presidente di Federmoda Carlo Petrini, la presidente di Federpreziosi Erika Bellini e Luca Benedetti, consigliere della Federazione umbra dei venditori ambulanti Fiva.

Due i temi centrali dell’incontro: la prolungata e ulteriore chiusura di esercizi in grado di assicurare elevati standard di sicurezza, avvertita come una ingiustificabile ingiustizia; la necessità di ulteriori ristori che siano realmente adeguati alle necessità delle imprese che non si vogliono arrendere.

“Come già fatto in altre occasioni”, commenta il vicepresidente Andrea Tattini al termine dell’incontro, “abbiamo espresso alla presidente Tesei il sentimento di grave frustrazione che si fa strada tra gli imprenditori, che si sentono vittime di una inconcepibile disparità di trattamento, in una situazione già gravissima per tutti.

La presidente Tesei ha condiviso lo stato dei lavori della Conferenza Stato Regioni, dove ha portato la richiesta di estendere alle imprese costrette alla chiusura da provvedimenti restrittivi regionali i ristori previsti per le zone rosse definite dal governo, con l’impegno di fare il possibile per ottenerel’introduzione di questa misura nel prossimo dpcm e con carattere retroattivo, in modo da poter essere fruite da subito dalle imprese della provincia di Perugia in questo momento chiuse.

Altra proposta sostenuta dall’Umbria, ha riferito la presidente Tesei, quella di estendere anche ai ristoranti della zona arancione, dove si spera possa tornare presto tutta l’Umbria se i dati epidemiologici saranno confermati, di stare aperti almeno per il servizio del pranzo.

Sul fronte dolente dei ristori”, aggiunge il vicepresidente Confcommercio Umbria, “abbiamo chiesto alla presidente Tesei di farsi portavoce delle nostre richieste di rapidità e di congruità presso il governo nazionale e, sul fronte locale, abbiamo proposto, ad esempio, di creare facilitazioni di “filiera corta” a favore dei ristoranti che utilizzano i prodotti agricoli del nostro territorio.

Concordiamo con la presidente Tesei sul principio per cui la tutela della salute dei cittadini umbri è un valore prioritario. E siamo perfettamente consapevoli delle problematiche che hanno investito in particolare il nostro territorio. A questa emergenza, però, devono poter sopravvivere anche le imprese, con tutto ciò che questo significa in termini di occupazione e convivenza sociale.

E’ stato già dimostrato che i nostri negozi e i nostri ristoranti non sono untori e che possono, responsabilmente, continuare a lavorare in sicurezza.

Alla presidente Tesei, nel casosi trovasse nuovamente costretta ad assumere provvedimenti restrittivi su alcune aree del territorio, abbiamo chiesto di operare con precisione chirurgica, per limitare al massimo il disagio di imprese e cittadini.

E chiederemo alle autorità preposte ai controlli una attività più incisiva, per far emergere quei comportamenti difformi rispetto alle norme che in questo momento sono avvertiti come concorrenza sleale veramente intollerabile”.