Elezioni regionali, Vinti: “Per l’Umbria serve una nuova coalizione”
PERUGIA – “La sinistra umbra per decenni ha svolto un ruolo positivo, ha contribuito in maniera determinante a traghettare la nostra piccola regione, povera e prevalentemente agricola, ad essere un territorio industrializzato, con un forte e articolato welfare regionale ed una qualità della vita invidiata e riconosciuta in Italia e in Europa”. Questa è la riflessione dell’ex assessore regionale Stefano Vinti, che ha analizzato così l’operato della sinistra in Umbria. “‘L’Italia ha un cuore verde’ – ha continuato Vinti – è stato il fortunato slogan che ha sintetizzato con efficacia il rapporto positivo tra ambiente, qualità della vita e processi di modernizzazione in Umbria. Questo rapporto positivo tra la sinistra e gli umbri si è interrotto per motivi generali, come la crisi economica, e per cause regionali, in quanto i gruppi dirigenti della sinistra e del centrosinistra non sono stati in grado di rispondere adeguatamente al declino economico e sociale che ha investito la regione, subendo sostanzialmente le ricette liberiste imposte dai governi centrali e dalle politiche europee di austerità”. “Si è rotto un legame – ha spiegato Vinti –, si è spezzato un rapporto di fiducia tra la sinistra e i suoi popoli. Oggi è certificato che un ciclo storico si è definitivamente concluso e con esso una lunga fase politica del centrosinistra, al netto dello scandalo ‘concorsopoli’. Riproporre vecchi schemi di alleanze per contrapporsi a questa destra, dentro una crisi del sistema democratico che corre il rischio di trasformarsi in un regime, non permette la definizione di un progetto capace di attirare il consenso elettorale che consenta di vincere le elezioni. Se la crisi ha trasformato il mondo del lavoro e l’economia, ha sconvolto anche assetti e relazioni sociali e quindi il senso comune dei lavoratori e della nostra gente. Occorre dare risposte politiche del tutto nuove, inedite, sperimentare nuove soluzioni politiche”. “Noi, eredi della sinistra umbra – ha affermato Vinti –, siamo consapevoli che le antiche certezze e pratiche politiche non rispondono alle esigenze di una nuova fase e di un nuovo ciclo storico per la nostra Umbria. Quindi non sono adeguate le coalizioni che riproducono l’antico e superato centrosinistra”. Questo il progetto suggerito: “Per avviare un nuovo inizio avanziamo la proposta di una nuova coalizione che veda protagonisti con pari dignità il M5S, i vari raggruppamenti civici (Stirati, Umbria dei territori, i gruppi d’ispirazione progressista), i cattolici democratici, noi della sinistra, le altre forze politiche come il PD, i Verdi, LeU, i Radicali, Rifondazione, PCI, PSI di Bacchetta e tutto il vario mondo dei comitati locali e dell’associazionismo”. “Due sono le condizioni fondamentali che poniamo – ha concluso Vinti –. La prima, sgombrare il campo da tutte le candidature già avanzate, la seconda, che tutte le forze politiche s’impegnino ad un reale rinnovamento delle liste, ad iniziare dal PD. Sconfiggere la Lega, impedire che la civile Umbria sia governata da razzisti, xenofobi, sessisti, neofascisti e liberisti autoritari, è il nostro obiettivo prioritario. È evidente che siamo ad una svolta per la nostra Regione, sappiano che ‘l’Umbria rossa’ non esiste più da diversi anni, ma l’Umbria è esistita perché è stata un’invenzione della politica. Oggi tocca di nuovo alla politica ripensare l’Umbria, e noi pensiamo che sia importante, che sia protagonista, ancora, la sinistra umbra”.