Gruppo Astaldi, i mancati pagamenti alle imprese restano. Perosino convocato in Regione

PERUGIA – Brutte notizie per l’Umbria nel piano di salvataggio del gruppo Astaldi, presentato dalla società Salini. Per questo l’amministratore di Quadrilatero, Perosino, è stato convocato in Regione per lunedì. Una convocazione urgente a Palazzo Cesaroni che servirà per fare chiarezza.

“Parliamo della Perugia-Ancona – dice il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd), che sta seguendo da vicino la vicenda – degli ormai 8 mesi di blocco dei cantieri sul tratto umbro – marchigiano, dovuto al mancato pagamento dei lavori e delle forniture di materiale da parte del gruppo Astaldi, general contractor per Quadrilatero, finito in disgrazia finanziaria con tanto di concordato in continuità. L’offerta di Salini e il relativo piano di salvataggio del Gruppo prevede 225 milioni di Euro di aumento di capitale necessari per far rivivere l’azienda e completare le opere rimaste in sospeso, ma prevede anche che i debiti rimangano in carico al concordato e quindi sulle spalle dei creditori che verranno pagati in percentuale con l’emissione di azioni e obbligazioni della stessa Astaldi”.

“Proprio quest’ultimo aspetto è quello che incute più timore e pesa di più sulle imprese costruttrici che dopo l’incontro di 15 giorni fa a Fabriano alla presenza dei due presidenti di Regione, dei sindacati di settore e dell’amministratore di Quadrilatero, avevano lanciato un vero e proprio ultimatum alla scadenza del quale, 16 febbraio, sarebbero state messe in campo anche clamorose azioni di protesta. L’attesa di una qualche dichiarazione, magari di soli intenti magari solo per fissare un incontro, da parte del Ministro Toninelli, ieri in visita al viadotto Puleto sulla E45,  è però stata vana senza novità sostanziali. Del resto è da novembre che le aziende invischiate nella questione attendono risposte o quanto meno la convocazione del Tavolo ministeriale annunciato dallo stesso ministro Toninelli. In tale quadro poi non rassicura per niente le imprese umbre – marchigiane – continua Smacchi – il decreto del tribunale fallimentare che ha riconosciuto ad Astaldi la possibilità di rescindere consensualmente i contratti e rinegoziare nuovi accordi. Si tratta di un’operazione che mira a dividere in maniera netta la fase del concordato e quindi del pagamento in percentuale dei debiti,  rispetto a quella dei nuovi contratti per il completamento dei lavori ancora incompiuti della Perugia – Ancona”.

“Per tutte queste ragioni, ho richiesto e ottenuto per lunedi la convocazione urgente dell’Amministratore di Quadrilatero Perosino,  di cui la Regione Umbria è socia, affinchè tutta l’assemblea legislativa si assuma la responsabilità di mettere in campo le pressioni e le azioni  necessarie per evitare che imprese e famiglie umbre e marchigiane possano essere messe in ginocchio da una normativa e da un sistema che invece che creare ricchezza e sviluppo ha finito, nel caso della Perugia – Ancona, per creare debiti e disperazione”.

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