La Fondazione CariPerugia taglia il finanziamento a UJ. E’ polemica. Bianconi: “Fondi assegnati con bandi”

PERUGIA – Una brutta sorpresa è arrivata agli organizzatori di Umbria Jazz, con la comunicazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha fatto sapere che il finanziamento per la realizzazione delle Clinics del Berklee College of Music di Boston che sostiene da decenni, non rientra più nei loro programmi. E questa la notizia che arriva il giorno della conferenza stampa della 45esima edizione su Umbria Jazz. È pur vero che il fondo di CariPerugia nel corso degli anni si era progressivamente ridotto passando da 130mila euro agli attuali 70mila) e che quelli per le Clinics da 60mila ai 50mila del 2017, ma l’azzeramento totale ha lasciato il patron di Uj perplesso a tal punto che ha dichiarato con sarcasmo: “Preferiscono la sagra dell’arvoltolo”. Con ogni probabilità la scelta di togliere il contributo a Umbria Jazz è stato presa anche a seguito dell’ufficializzazione del finanziamento di un milione di euro l’anno, presi dal Fondo unico per lo spettacolo, che a partire dal 2018 viene dato al Festival jazz che entra così di diritto tra i principali eventi culturali italiani. Un inizio con i veleni insomma per la kermesse umbra che quest’anno si terrà a Perugia dal 13 al 22 luglio.

Non si è fatta attendere la replica alle polemiche del presidente della Fondazione, Giampiero Bianconi, che ha confermato come la Carisp stia proseguendo nella pubblicazione dei bandi e, nello stesso tempo, sta comunicando agli enti richiedenti i risultati dei bandi già esaminati.

“Per le sue politiche erogative il Consiglio si è ispirato alle indicazioni suggerite dall’Acri – Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio – e ha promosso degli specifici bandi a tema. Questo è lo strumento che privilegia lo stanziamento delle risorse su progetti con obiettivi specifici che rispondono alle cresciute esigenze del territorio. Con tale scelta strategica la Fondazione intende promuovere in modo ancor più incisivo azioni per lo sviluppo e l’assistenza ai nuovi bisogni, basandosi su tre requisiti fondamentali: innovazione, efficienza e soprattutto sostenibilità nel tempo,  cioè la capacità di crescere in autonomia evitando stabili contributi di gestione. I pilastri fondamentali del metodo con cui la Fondazione opera sono: correttezza,  trasparenza e attinenza a criteri oggettivi, criteri che sono resi pubblici nei bandi stessi consultabili sul sito www.fondazionecrpg.com. Questo nuovo modello è stato particolarmente apprezzato dalle organizzazioni del territorio, con le quali la Fondazione sta rafforzando la collaborazione proseguendo nella decennale opera di sostegno e garantendo parità di trattamento a iniziative storiche e nuovi progetti”.

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