Nardi chiede la Cassa integrazione per 103 operai rimasti senza stipendi

PERUGIA – La Nardi richiede la cassa integrazione per 103 operai, che ad oggi sono rimasti senza stipendi. La nuova proprietà vuole accedere agli ammortizzatori sociali,attivando le procedure previste in via straordinaria per tutto il personale. Ciò è quanto sarebbe emerso dal tavolo istituzionale sulla vertenza Nardi che si è aperto in Regione. I sindacati di Fiom, Firn e Uilm insieme alla rappresentanza dei lavoratori hanno parlato di una «situazione che è diventata ormai insostenibile». In questo primo confronto non era presente la proprietà – invitata a partecipare a un altro incontro – e le istituzioni composte dai sindaci di Città di Castello Luciano Bacchetta e San Giustino Paolo Fratini, dal dirigente Luigi Rossetti, in rappresentanza dell’assessore regionale alle politiche del lavoro Fabio Paparelli, hanno cercato di dialogare con i rappresentanti dei sindacati che hanno illustrato la situazione «fortemente critica» dei lavoratori dell’azienda di San Giustino, da venti giorni in sciopero, con la nuova proprietà che non si è resa disponibile ad alcun tipo di confronto. E in questa fase di silenzio, da tre mesi non vengono pagati gli stipendi, sebbene, secondo quanto affermato dai sindacati, risultino disponibilità economiche di cassa. «Si tratta dunque –  accusano Firn , Fiom e Uilm – di una incomprensibile scelta aziendale che va ad aggravare la condizione dei lavoratori e delle loro famiglie già in ginocchio ormai da mesi». E nell’attesa che la Regioni incontri i nuovi proprietari, va avanti a oltranza lo sciopero dei lavoratori.

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