Elezioni, ecco le liste del Pd: Renzi sceglie l’Umbria: sarà al Senato. Bocci alla Camera per Umbria 2 (Foligno). A Perugia Leonelli. Fuori Cardinali, Sereni e Rossi

PERUGIA – Che non ci sarebbe stata condivisione lo aveva detto, e così è stato: la minoranza non ha votato le liste del Partito democratico per le elezioni del quattro marzo. Una nottata movimentata quella appena trascorsa al Nazareno, con la lista approvata (dalla maggioranza) della direzione intorno alle 4.

Tante le sorprese e le novità. La prima è che Matteo Renzi sceglie l’Umbria tra i posti in cui candidarsi. Il segretario correrà nel collegio uninominale di Firenze al Senato e nei listini plurinominali di Umbria e Campania. C’è da credere che, qualora eletto, sceglierà il collegio della sua città, così da lasciare spazio agli altri. Candidati in Senato nel listino anche Nadia Ginetti, Leonardo Grimani e Simona Meloni. Quanto ai collegi del Senato, per Perugia dovrebbe esserci Giampiero Giulietti, per Terni una dirigente della Prefettura ternana.

Il listino della Camera di compone di Anna Ascani, ampiamente annunciata, Walter Verini, la consigliera comunale di Perugia Emanuela Mori e Maurizio Terzino. Quanto ai collegi Giacomo Leonelli su Perugia (cede al pressing, dopo che aveva deciso di non candidarsi), Gianpiero Bocci per Umbria 2 (Alto Tevere – Foligno) e Cesare Damiano su Terni.

Fuori nomi di peso come quelli dei due orlandiani Gianluca Rossi e Valeria Cardinali, ma fuori anche una parlamentare di lungo corso come Marina Sereni.

“In queste ore, accanto alle pressioni dall’Umbria, si sono aggiunte quelle del vertice nazionale del mio partito che mi ha chiesto, tenuto anche conto che in quel territorio sono stato il più votato alle elezioni regionali, di scendere in campo nel mio collegio (Perugia-Marsciano-Corciano-Trasimeno) per sostenere la causa del PD e della coalizione di centrosinistra”, ha scritto Leonelli su Facebook. “La prima cosa che ho fatto è stata parlarne con Alessandra, tenuto conto che questa avventura poteva cambiare i nostri ritmi e le abitudini della nostra famiglia: ho trovato come al solito una donna intelligente che non ha esitato ad incoraggiarmi in questa battaglia. Ci sarò. Perché il capitano non può rimanere seduto in panchina quando gli si chiede di entrare in gioco. Sarò in campo alle elezioni per il PD, per Perugia, la mia città che per dinamiche esclusivamente nazionali rischiava di vedere ridotte le sue candidature, e per questo territorio e queste comunità che mi hanno dato tanto e che meritano di essere rappresentate adeguatamente in Parlamento. Da domani proveremo a organizzare il più velocemente possibile la squadra che ci aiuterà per essere ai nastri di partenza della campagna elettorale forti e competitivi”.

 

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