Navigator dimenticati: i sindacati scrivono alla presidente Tesei e all’assessore Fioroni

Non abbandonate i navigator, non disperdete le loro competenze: i sindacati umbri dei lavoratori atipici e precari, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil, tornano alla carica per chiedere di salvaguardare il patrimonio professionale rappresentato dai 29 navigator dell’Umbria, lavoratrici e lavoratori che nell’ultimo anno di pandemia, in cooperazione coi colleghi di Arpal, hanno svolto una preziosa attività, convocando oltre 9000 beneficiari di reddito di cittadinanza e prendendone in carico oltre 3600.
Per richiamare l’attenzione su queste lavoratrici e su questi lavoratori, i segretari di Nidil, Felsa e UilTemp, Vanda Scarpelli, Rocco Ricciarelli e Roberta Giovannini, hanno scritto una lettera alla presidente Tesei e all’assessore Michele Fioroni per rimarcare che “all’interno del percorso di innovazione del sistema delle politiche attive del lavoro in Umbria, non può essere dimenticata la situazione dei navigator”.
“Qui non vogliamo disquisire sulla misura del reddito di cittadinanza e sulla sua efficacia – scrivono nella missiva Scarpelli, Ricciarelli e Giovannini – ma certo non si può negare che i navigator abbiano contribuito ad intercettare ampie sacche di persone che continuano a vivere ai margini del mondo del lavoro e che senza il loro intervento sarebbero continuati ad essere degli invisibili. Ricordiamo peraltro che questi lavoratori hanno acquisito competenze e strutturato professionalità che sono state messe anche al servizio dei colleghi dei centri per l’impiego”.

Per questo ai sindacati sembra “davvero illogico ma anche improduttivo” non prevedere “percorsi che possano facilitare l’ingresso di questi lavoratori nel sistema pubblico delle politiche attive del lavoro e richiediamo, sollecitandolo, un confronto che possa servire al riconoscimento di competenze già acquisite”, concludono.