Ospedale Terni, ok a nuove assunzioni ma prima una soluzione transitoria. Il direttore generale pronto a presentare una proposta

TERNI – Buone notizie per l’ospedale di Terni: tra il 2017 e il 2018 potrebbero essere effettuate le tanto attese nuove assunzioni. Dopo una vertenza sindacale che va avanti da mesi per la carenza di personale sanitario, a fronte del super lavoro della struttura sanitaria, il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Maurizio Dal Maso, sarebbe pronto a formulare una proposta da sottoporre ai sindacati. L’incontro tra le parti dovrebbe avvenire il 31 agosto, dopo quasi un anno di tensione per il blocco delle assunzioni nonostante un accordo di accordo prima firmato e poi sospeso.
Sulla questione intervenne anche l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, manifestando “preoccupazione per la situazione di incertezza e il clima di tensione” e chiedendo alla direzione generale di “programmare quanto prima azioni utili per risolvere le molteplici problematiche emerse, evitando ricadute sui servizi erogati”.
Barberini evidenziò anche che “l’apprensione non solo tra i lavoratori, ma anche tra i cittadini della comunità ternana, preoccupati per le possibili ripercussioni sulla qualità e sulla quantità delle prestazioni offerte”.
Dal Maso replicò all’assessore convocando un tavolo tecnico-sindacale e “riconfermando quindi la disponibilità al dialogo e l’interesse a realizzare quanto già concordato con le organizzazioni sindacali lo scorso marzo”.
Anche l’Ispettorato del lavoro ha, in qualche modo, pesato sulla vicenda con verifiche su turnazioni, reperibilità, riposi e straordinari.
A questo punto potrebbe, dunque, esserci una svolta tesa a sbloccare la situazione. Ancora non ci sono conferme certe, ma i sindacati sembrano essere fiduciosi dopo il tavolo tecnico svoltosi nei giorni scorsi con in vertici dell’azienda ospedaliera. Non si conoscono i dettagli del piano della Direzione generale, ma sembra che le nuove assunzioni saranno graduali tra il 2017 e il 2018 e che nel frattempo verrà trovata una soluzione transitoria per limitare i disagi. Secondo l’accordo sottoscritto a marzo e poi congelati le assunzioni necessarie erano circa 120, divise in due tranche fra il 2017 e il 2018.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.