Perugia, partenza giusta per via dei Filosofi&Friends

“Le feste di quartiere promosse dall’amministrazione comunale hanno grandi potenzialità di crescita: la conferma viene dalle numerose associazioni e realtà con cui collaboriamo, che ci testimoniano di continuo quanto per loro sia importante essere cercate e sostenute dalle istituzioni. Notiamo che nel tempo la partecipazione si allarga e si sviluppano, cosa che non era scontata, anche i rapporti tra quartieri”. È il bilancio di Gabriele Giottoli, assessore al marketing territoriale, allo sviluppo economico e alla partecipazione attiva del Comune di Perugia ora che il viaggio nella città compatta attraverso le undici tappe del cartellone Perugia&Friends è all’incirca a metà percorso.

Nel pomeriggio del 7 luglio, infatti, ha preso avvio il sesto appuntamento, Via dei Filosofi&Friends, in programma fino a domenica 9. Nell’area verde del parco di Sant’Anna, dopo uno spettacolo a cura di Tieffeu a cui hanno assistito decine di bambini,si è svolta in particolare la tavola rotonda in cui si è parlato di giovani, socialità e famiglia con la partecipazione dell’assessore Giottoli, del vicesindaco Gianluca Tuteri, del presidente dell’associazione Cuor di Leone Tiziano Scarponi e dell’assistente sociale del servizio Affido del Comune di Perugia, Beatrice Gosti. Ad ascoltare la tavola rotondaanche l’assessore alla politiche sociali Edi Cicchi e l’assistente sociale del Comune Laura Bibi. A moderare l’incontro, Francesco Berardi, presidente dell’associazione Filosofiamo che, insieme a Cuor di Leone, è stata in prima linea per la realizzazione della festa.

“Siamo una sorta di piccola pro loco – ha detto Berardi – che in otto anni ha lavorato per rivitalizzare il tessuto sociale occupandosi di tutte le questioni legate alla qualità della vita dei cittadini. Partecipare a Perugia&Friends per noi è stato un ulteriore stimolo. Ringrazio l’amministrazione per la scelta di venire incontro al territorio, di scendere nei quartieri e di bussare alla porta delle associazioni. Così si costruiscono progetti che da soli non potremmo portare avanti”.

Giottoli ha ricordato che il primo scopo delle feste, nate dall’esperienza spontanea di via Birago, è favorire processi virtuosi di rivitalizzazione grazie al protagonismo di cittadini, associazioni e attività commerciali. Per questo il Comune si fa carico di aspetti organizzativi che spesso disincentivano le realtà locali dal mettere in campo iniziative. “Se il primo obiettivo è far scendere in strada e nelle piazze i cittadini, quindi creare la comunità, poi ci aspettiamo che la comunità a sua volta collabori con la politica, ad esempio rispetto al tema degli spazi: bisogna unire le forze affinché questi siano vissuti e possano rappresentare veri presidi sociali”, ha aggiunto l’assessore.

Il vicesindaco Tuteri, proponendo una riflessione sulla genitorialità consapevole e sul rapporto tra giovani e famiglie, anche in qualità di membro dell’Osservatorio nazionale sull’infanzia e l’adolescenza ha ricordato che il Comune di Perugia si presenta come una realtà avanzata nel panorama italiano rispetto agli indirizzi in materia di politiche giovanili che dovranno essere attuati nei prossimi anni. “Molto è già stato fatto – ha affermato -. Siamo tra le prime città a centrare gli obiettivi fissati per il numero di posti negli asilo nido da assicurare ai nostri bambini. Tali obiettivi, infatti, saranno raggiunti a settembre anziché entro il 2030. Abbiamo inoltre incentivato nelle nostre scuole un modello educativo diverso dal solito, outdoor, cioè basato sulle attività all’aperto, così come l’interazione bimbi-genitori negli spazi educativi: una vera scuola per genitori che sarà a regime da settembre”.

Tuteri ha ricordato che, oltre a sviluppare specifiche abilità per interagire con i loro figli, i genitori devono trovare il tempo da trascorrere conloro. “E’ questo il presuppostoper offrire in concreto quegli esempi di cui hanno soprattutto bisogno – ha infatti detto il vicesindaco -. Secondo il Censis – ha continuato – siamo un Paese malinconico. Anche guerra, crisi economica e pandemia ci hanno avvilito. Ma se gli adulti hanno perso speranza e fiducia, anche nelle istituzioni, non potranno trasmetterle neppure ai figli. Lo stesso vale per la partecipazione: proprio momenti come questo possono servire a trasmettere il sentimento della partecipazione alle nuove generazioni. Stare insieme ai figli significa anche contrastare l’insorgenza di disturbi del comportamento, molto diffusi nei giovani. Per questo abbiamo creato un servizio psicologico, nell’ambito del progetto Ottavo Segno, che ha già fornito 1.500 prestazioni”.

Sul tema dello “stare insieme come fattore di salute” è intervenuto il presidente Scarponisoffermandosisul contributo che i luoghi e le occasioni di socializzazione possono dare al benessere psico-fisico.

Infine, Beatrice Gostiha fatto il punto sull’istituto dell’affido come strumento per contribuire a far crescere bambini e ragazzi in contesti positivi, capaci di dare l’esempio e infondere fiducia. “Le famiglie possono vivere difficoltà più o meno complesse e non riescono a volte a rispondere neanche alle esigenze più semplici dei figli – ha spiegato -. L’affido è un modo per aiutare sia i minori sia l’intero contesto famigliare. Ecco perché è importante che vi sia disponibilità da parte di altre famiglie o di single maggiorenni a offrire un aiuto temporaneo, che può essere continuativo e full time, nel caso dell’affido residenziale, o solo diurno e part time, anche solo per poche ore a settimana, ad esempio per aiutare i minori nei compiti o accompagnarli a fare sport”. 

Proprio per sensibilizzare su questi temi il servizio Affido del Comune di Perugia, composto da assistenti sociali e psicologi che operano per la zona sociale 2 (che include anche Corciano e Torgiano), svolgerà altri incontri sul territorio.

La prossima tappa di Perugia&Friends è prevista a Ponte d’Oddi (29-30 luglio).