Perugia, protocollo tra Comune e Corte d’Appello per utilizzo Sala Salara del Palazzo Capitano del Popolo

PERUGIA – È stata siglata ieri pomeriggio a Palazzo dei Priori l’intesa tra il Comune, rappresentato dal Sindaco Andrea Romizi, e la Corte d’Appello di Perugia, con il Presidente Mario Vincenzo D’Aprile, per l’utilizzo della sala Salara del palazzo del Capitano del popolo, a seguito degli interventi di adeguamento sismico dell’intero palazzo, avviati per la realizzazione della biblioteca degli Arconi.

Dopo la Sala Gotica, già inserita nel progetto di consolidamento e restauro, e per la quale era stato già stipulato apposito protocollo d’intesa tra Comune e Uffici Giudiziari, si intende quindi procedere al recupero anche dell’attigua Sala Salara, attualmente inagibile, grazie a un potenziale finanziamento del Ministero della Giustizia inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. “Lo stesso Ministero della Giustizia –ha spiegato il presidente D’Aprile- ha, tuttavia, subordinato il finanziamento dell’opera all’acquisizione della disponibilità del Comune di Perugia a garantire, una volta terminati i lavori, l’utilizzo esclusivo della Sala Salara per esigenze di funzionamento della giustizia. La firma di oggi è un primo atto propedeutico al proseguimento della pratica.”

“Benchè si tratti di un’opportunità non del tutto certa –ha aggiunto il Sindaco Romizi- ringraziamo il Ministero e riteniamo opportuno e doveroso lavorare per portare a compimento l’opera di miglioramento sismico dell’edificio, nell’ambito di un piano di riqualificazione complessivo dell’area.”

Il progetto preliminare prevede, infatti, un intervento di consolidamento strutturale e restauro della sala per una spesa preventivata al momento di circa 1,5 milioni di euro.

Il protocollo siglato oggi prevede, dunque, che l’Amministrazione Comunale, terminati i lavori di consolidamento, si impegni a dare in concessione d’uso gratuito alla Corte di Appello di Perugia la Sala Salara, per riunioni, conferenze e incontri di studio, salvo poterla utilizzare per lo svolgimento di attività collaterali a quelle della Nuova Bibliomediateca degli Arconi, dietro espressa e motivata richiesta. Dal canto suo, la Corte di Appello di Perugia si impegna a conservare l’immobile e a custodirlo, senza mutarne la destinazione, nonché a sostenere le spese per l’ordinaria manutenzione della sala e le spese per le utenze; le spese per la straordinaria manutenzione saranno a carico dell’Amministrazione Comunale.

La durata della concessione, fermo restando un periodo minimo di nove anni,  sarà determinata successivamente, in sede di stipula dell’atto stesso di concessione; qualora, comunque, tale durata dovesse superare i nove anni, l’atto formale di concessione dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale.