Prove di unità nei socialisti umbri: sala gremita a Città di Castello

Prove di unità ma anche tanta voglia di riemergere per uscire dalla palude. Garofani rossi sul tavolo, sala del consiglio comunale di Città di Castello gremita come una volta e una grande scritta “Sotto una sola bandiera”, con l’immagine di Giacomo Matteotti. Una giornata, quella di sabato, dove i socialisti umbri hanno voluto dimostrare di essere ancora forti, animati da una grande passione e decisi a difendere la loro storia. Tanti i nomi che hanno affollato la sala del capoluogo tifernate: amministratori locali di tutta l’Umbria, ex assessori regionali e dirigenti di partito. L’obiettivo è semplice: rilanciare l’attività politica in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, riorganizzare la rete sul territorio regionale e costruire una casa unica dei socialisti umbri. A fare gli onori di casa l’ex sindaco di Città di Castello, oggi presidente del Consiglio comunale, Luciano Bacchetta che insieme a Tommaso Massimilla, segretario locale, è stato il promotore dell’iniziativa. C’era anche l’ex assessore regionale Aldo Potenza che ha ribadito la necessità di “porre le basi per un movimento unitario, di ampio respiro, senza primogeniture, capace di dare risposte ai bisogni degli umbri”. Riunificare i petali del garofano umbro è stata la parola d’ordine dell’intera assemblea. Si è comunque notata l’assenza del segretario regionale del Psi umbro Federico Novelli e dell’ex assessore regionale Silvano Rometti. Presente invece il segretario di Perugia Cesare Carini,  consiglieri comunali di Spoleto e Gubbio e tanti altri amministratori locali.