SerD di Terni, oltre mille utenti con problemi di dipendenza

TERNI – Dalla dipendenza da sostanze illegali a problematiche alcol correlate, dalla disassuefazione dall’uso di nicotina al trattamento per chi ha una dipendenza dal gioco. A Terni sono oltre mille gli utenti che si rivolgono in viale Bramante al SerD, Servizio Dipendenze, dell’Azienda Usl Umbria 2 diretto dal dr. Marco Cuccuini per trovare assistenza e supporto grazie al lavoro multidisciplinare degli specialisti che vi operano. 

 

  Il contesto – La progressiva modifica degli stili di vita e di comportamento delle persone, insieme alla diversificazione e alla maggiore offerta sia di sostanze legali e illegali rese accessibili anche tramite il web, hanno prodotto una radicale trasformazione delle abitudini con l’affermazione di nuovi bisogni da parte dell’utenza che accede al servizio. La dipendenza, in questo contesto, diventa il risultato finale di una serie di cause, una patologia complessa che coinvolge innumerevoli aspetti della persona e rende necessaria una risposta multidisciplinare garantita da medici, psicologici, biologici, pedagogici ed operatori socioeducativi.

 

Dagli anni Novanta l’utenza al SerD di Terni è raddoppiata e per rispondere ai vecchi e ai nuovi bisogni dell’utenza il servizio dell’Azienda Usl Umbria 2 ha rimodulato le prestazioni offerte alla popolazione, privilegiando un approccio misto, con équipe multidisciplinari composte da medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali finalizzato alla flessibilità d’intervento e alla strutturazione del processo di cura e trattamento individualizzato per poter sostenere e sviluppare le potenzialità dell’utente nel percorso di cura e di trattamento e nel pieno rispetto della privacy e dell’anonimato. 

 

I numeri – Con uno staff formato da quattro medici, otto psicologi, sei infermieri, due assistenti sociali, cinque operatori sociali e un amministrativo, una rinnovata sede in viale Donato Bramante con ambulatori e sale per gruppi, un centro semi-residenziale e un’équipe che opera presso la casa circondariale di vocabolo Sabbione, nel 2019 il SerD di Terni ha registrato un aumento significativo del numero di utenti, in totale 1.058, con 777 persone seguite per dipendenza da sostanze illegali, 173 per dipendenza da alcool, 59 per dipendenza da gioco d’azzardo e 49 per dipendenza da tabacco confermando un aumento della diffusione della dipendenza sia da sostanze illegali che legali con un maggiore diffusione tra i minori (esordio tra i 14 – 15 anni). L’attività di assistenza, trattamento e cura viene effettuata in rete con i servizi specialistici territoriali quali centro di salute mentale, medici di medicina generale, reparti ospedalieri di medicina Interna, Infettivologia, neurologia e in stretta collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, Comuni, Prefettura, Ministero di Grazia e Giustizia e con il terzo settore: cooperative no profit, associazioni e comunità. 

 

Attività e prestazioni – Molteplici sono gli ambiti in cui il servizio delle dipendenze opera vista la complessità della patologia: dai soggetti con problemi di dipendenza da sostanze illegali, a chi presenta problematiche alcol correlate, a chi vuole intraprendere un percorso di disassuefazione dall’uso di nicotina, a trattamenti specifici per coloro che hanno una dipendenza dal gioco. 

Vengono strutturati programmi terapeutici incentrati su interventi educativi e di sostegno psicologico semiresidenziali presso il “Centro Terapeutico Diurno” o, se necessario, un percorso di inserimento presso le comunità residenziali. Nell’istituto penitenziario di Terni viene fornito un supporto ai detenuti con problemi di dipendenza. 

Infine, ampio spazio è dedicato ai minori e giovani adulti con due attività: il servizio “Giovani 2.0” il cui obiettivo principale risiede nell’intercettare il disagio degli adolescenti e dei giovani adulti prima che si sviluppino patologie legate alla dipendenza e non solo e tutte le azioni di prevenzione volte a promuovere interventi di stili di vita sani nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. L’attività di prevenzione viene effettuata dai professionisti del SerD anche nelle grandi realtà produttive del Ternano. Negli stabilimenti Ast di viale Brin il programma “Prevenzione Acciaio” offre un supporto costante per garantire la tutela della salute dei lavoratori.

 

 Giovani e dipendenze – “Nell’ultimo anno – spiega il responsabile del SerD di Terni dr. Marco Cuccuini – sono aumentati i minori con problemi di disagio e abuso di sostanze mentre negli anni precedenti la tendenza era l’aumento dell’età media negli utenti. Ciò dimostra una notevole diffusione delle sostanze nel territorio e una maggiore capacità del Servizio ad accogliere tale tipologia di utenza anche con lo specifico progetto ‘Giovani 2.0’ e programmi di prevenzione nelle scuole. La modalità di intervento multidisciplinare, la complessità delle persone con problemi di dipendenza e l’ampio target della popolazione coinvolta impongono ad operatori e professionisti che a diverso titolo operano quotidianamente nella struttura un costante confronto, aggiornamento, formazione e flessibilità nel rispondere in modo efficace e efficiente alle problematiche degli utenti – prosegue il dr. Cuccuini. Soggetti che necessitano di accoglienza, di ascolto e di un sostegno e orientamento finalizzato a riappropriarsi di una propria autonomia. Tutto ciò è possibile attraverso un programma terapeutico con diversi livelli di obiettivi per ogni singola persona, definiti in base alla sua fase di cambiamento. La priorità è di intervenire precocemente affinché non vi sia un ulteriore aggravamento dello stato fisico, psichico e sociale”. 

“Presenza fondamentale nel territorio” – Il SerD di Terni – dichiara il commissario straordinario dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Massimo De Fino – svolge un ruolo centrale nella prevenzione, sensibilizzazione e informazione, cura, trattamento, riabilitazione e reinserimento sociale di persone adulte, minori e delle loro famiglie che hanno problemi riconducibili all’uso e all’abuso di sostanze legali o illegali o ad una dipendenza senza utilizzo di sostanze. Una presenza fondamentale nel territorio che svolge un compito delicatissimo ed estremamente complesso dall’esito tutt’altro che scontato grazie all’alta professionalità e disponibilità di operatori e specialisti che anche nella fase più acuta dell’emergenza pandemica hanno sempre garantito un’adeguata continuità assistenziale con costanza e dedizione”.