Tari Foligno, Bravi all’attacco: “Il sindaco non risponde”

FOLIGNO – Continua il muro contro muro tra il sindaco Zuccarini e il sindacato, con lo Spi Cgil sulle barricate. “Abbiamo chiesto un incontro al Sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, rispetto all’esenzione totale della TARI per le persone più povere (700 famiglie al disotto dei 5.000 ISEE e che è stata cancellata senza spiegazione di sorta, relativamente al 2019 – dice il segretario Bravi – Questo significa che i 150mila euro destinati a questa spesa e che sono stati oggetto di un accordo con le organizzazioni sindacali, sono state ridistribuiti nella logica inaccettabile della “flat-tax”.

“Don Lorenzo Milani avrebbe detto che il Sindaco di Foligno Ha fatto “parti eguali tra diseguali”. Come se non bastasse non ci si degna nemmeno di una risposta! E questo nonostante il presidio che come CGIL e come SPI abbiamo svolto giovedì 19 dicembre durante il consiglio comunale, e questo nonostante l’impegno che il Sindaco di Foligno si era assunto alcune settimane dopo il suo insediamento di continuare il confronto con le organizzazioni sindacali. Non solo. Sono venute meno altre somme relative al sostegno alle famiglie bisognose e questo sempre nel II trimestre 2019. Però l’amministrazione comunale di Foligno ci informa che, ha raddoppiato il sostegno alla CARITAS da 20.000 a 47.000 euro. Inoltre l’assessore Agostino Cetorelli ha annunciato che nel prossimo bilancio del 2020 aumenteranno i contributi per il trasporto disabili, per i minori in strutture e per l’affido familiare. Ci dispiace dover sottolineare che i conti non tornano, perché intanto nel 2019 si riduce la spesa per i più poveri di oltre 200 mila euro e il raddoppio nel sostegno alla CARITAS, di cui valutiamo positivamente l’azione, fa segnare complessivamente un risultato fortemente negativo alle persone più bisognose. Inoltre ci sembra un atteggiamento questo si demagogico, quello di tagliare nell’anno in corso per promettere l’inversione di tendenza nel 2020. Caro Sindaco, sarebbe invece molto più serio riaprire il confronto e ragionare nel merito, evitando promesse da marinaio”.