Terni, 34 le aziende sul territorio per il recupero dei rifiuti

TERNI – Sono attualmente 34 le attività economiche seguite dalla Provincia di Terni che operano sul territorio nel recupero rifiuti in procedura semplificata. Per tutte queste l’amministrazione provinciale sta gestendo, secondo le proprie competenze, le comunicazioni e i rinnovi, seguendone l’iter e svolgendo anche una funzione di assistenza dal punto di vista tecnico-giuridico ed amministrativo controllando, contestualmente, il rispetto dei requisiti di legge in possesso dei privati anche con visite ispettive negli impianti.

Delle 34 attività censite, fa sapere l’ufficio preposto del servizio ambiente, 15 ricadono sul territorio di Terni, 12 nell’amerino-narnese e 7 nell’orvietano. Sempre il servizio preposto dell’ente fa poi sapere che sono numerose le tipologie di rifiuto, oggetto delle attività di recupero. Tra queste rifiuti di carta e cartone, di vetro, plastica, legno, quali imballaggi, rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi, di acciaio e ghisa, rifiuti di parti di autoveicoli, spezzoni di cavo, rottami elettrici ed elettronici, rifiuti di apparecchi domestici, da indumenti post consumo, da oli vegetali esausti, ceramici ed inerti, provenienti da attività di demolizione o di lavorazione di materiali lapidei e rifiuti costituiti da cartucce toner per stampanti e da contenitori toner per fotocopiatrici.

“Si tratta – spiega il dirigente al settore Maurizio Agrò – di un servizio molto importante per le imprese ed in linea con le competenze assegnate alle Province. L’ufficio – spiega sempre il dirigente – è stato ristrutturato con personale adeguatamente formato, a seguito dell’entrata in vigore della legge 56 di riforma delle Province (la Delrio, ndr) e della legge regionale 10/15 sulle competenze specifiche dell’ente.

Il servizio si è quindi dotato di un disciplinare (pubblicato sul sitowww.provincia.terni.it nella sezione della home page statuto e regolamenti, ndr) e che orienta le aziende che scelgono questo tipo di procedura. Proprio per la complessità della materia – informa infine Agrò – e per le rilevanti implicazioni dal punto di vista economico ed ambientale, abbiamo stabilito di dare vita a questo regolamento che definisce gli indirizzi operativi e di informazione giuridico-amministrativa per le realtà economiche che intendono avviare attività di recupero rifiuti in semplificata”.

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