Sanità, l’Umbria tra le migliori d’Italia: ecco i numeri del successo. Barberini: “Orgoglio e spinta a fare meglio”

PERUGIA – La sanità umbra è tra le cinque migliori d’Italia. Lo dice l’agenda Demoskopika, pubblicano il consueto report annuale che misura l’Indice di performance sanitaria. A guidare il gruppo di testa delle regioni migliori c’è l’Emilia Romagna con 646,6 punti, in crescita. Secondo posto per le Marche, con 624 punti. Terzo il Veneto con 601 punti. Quarta la Toscana con 591 e quarta l’Umbria con 581. Quinta la Toscana con 580. Nella classifica figurano anche le regioni “influenzate”: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta, Abruzzo, Basilicata. Male Campania, Sardegna, Calabria, Sicilia e Molise.

Quanto ai numeri: l’indice di soddisfazione è del 47,5 per cento. L’Umbria è terza per la mobilità attiva: 22.077 ricoveri di pazienti provenienti da altre regioni per un indice del 15,6 per cento. 14esima per la mobilità passiva con un esodo di 18.651 ricoveri in altre regioni. L’Umbria è seconda per il risultato d’esercizio (5.500.000 euro) e decima per il disagio economico delle famiglie per spese socio sanitarie out of pocket. Quindicesima per le spese legali dovute a contenzioso, che ammontano a poco più di 4 milioni. La Regione è nona per i “costi della politica e della democrazia sanitaria” e terza come speranza di vita: 83,30 anni.

La soddisfazione dell’assessore Barberini

“La nostra Regione – commenta Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare – è ancora una volta ai primi posti per efficienza, qualità dei servizi e soddisfazione dei cittadini, entrando nell’area delle realtà italiane considerate di eccellenza, guadagnando ben tre posizioni rispetto a una precedente analisi dell’istituto di ricerca. Questo risultato è motivo di orgoglio e soddisfazione, premia il grande impegno della Regione nel promuovere servizi sanitari sempre più efficienti e innovativi ed è frutto di un grande lavoro di squadra, che vede in prima linea i professionisti e gli operatori della sanità umbra che ogni giorno, con grande passione e competenza, sono al servizio dei cittadini. A tutti loro va il mio personale ringraziamento”.

Lo studio di Demoskopika è stato realizzato tenendo conto di diversi indicatori, come ad esempio la soddisfazione dei cittadini rispetto alla qualità dei servizi sanitari, la mobilità attiva e passiva, il risultato di esercizio, il disagio economico delle famiglie per spese sanitarie “out of pocket”, i costi della politica e la speranza di vita. E l’Umbria è appunto tra le uniche sei Regioni considerate “sane”, nove sono invece quelle definite “influenzate” e cinque quelle “malate”.

“Non si tratta di un traguardo – commenta Barberini – ma di un nuovo punto di partenza, che deve spingerci a fare ancora di più e meglio per dare risposte sempre più efficaci ai bisogni di salute dei cittadini. In questo quadro, continueremo a investire risorse per ridurre le liste di attesa, innovare strutture e apparecchiature diagnostiche, assumere più personale e rendere la sanità umbra sempre più efficiente, di qualità e vicina ai cittadini”.

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