Terni, maglia nera per la gestione di beni immobili

TERNI – La città di Terni si conquista la maglia nera in materia di rendicontazione degli enti sui beni immobili e la capacità di gestione in termini di saldo fitti attivi e passivi. Secondo quanto riportato dal ‘Rapporto rating pubblico dei Comuni’ realizzato dalla Fondazione Etica, pubblicato sul Corriere della Sera come un’anticipazione dello studio, è emerso che Terni risulta tra le peggiori città rispetto a quelle prese in considerazione per l’analisi. Tale rapporto consente di valutare anche la capacità gestionale delle amministrazioni: «Un terzo dei Comuni – rende noto Fondazione Etica – del campione non ha adempiuto correttamente alla norma», altri non pubblicano i dati aggiornati o, in qualche caso, lo fanno solo in parte. Il report, in sostanza, misura il reddito pro capite annuo per ogni cittadino derivante dalla gestione degli immobili. In Italia si posiziona al primo posto Treviso con 38,91 euro l’anno per cittadino: il Comune veneto è il più virtuoso in quanto a efficienza nella gestione del patrimonio immobiliare. Sul podio ci sono anche Cuneo (14,20) e Brindisi (13,20), quindi seguono Teramo e Ancona. E tra gli enti analizzati, Terni si piazza al sest’ultimo posto con un -2.04 euro ad anno per cittadino. Fanalino di coda Cosenza che fa segnare un -23,8 euro, poi Siracusa, Parma, Olbia e Brescia. « I Comuni – conclude Fondazione Etica – sono obbligati, per legge, a pubblicare l’elenco dei terreni e dei fabbricati posseduti, alcuni si limitano a fornire un mero elenco di beni con elementi informativi insufficienti. Senza ad esempio, la destinazione (abitazione, ufficio, etc.), l’effettivo utilizzo (asilo, deposito, etc.), la superficie, il valore». Dallo studio non risulta che sia stata analizzato il capoluogo umbro.

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