Trasporto pubblico locale, Melasecche: nessun aumento di tariffe in Umbria

“La Regione Umbria, per quanto di sua competenza, ha attivato e sta mettendo in campo ogni possibile aiuto concreto per gli studenti che utilizzano i servizi di trasporto pubblico locale e per le loro famiglie. Anche per l’anno scolastico di imminente apertura, intanto, resteranno invariate le tariffe regionali, ferme dal 2013”. Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche.

  “È indispensabile innanzitutto fare chiarezza – dice l’assessore – su una materia complessa e delicata quale quella del settore Trasporti distinguendo i vari servizi. Il c.d. ‘trasporto scolastico’, (scuolabus) infatti, è un servizio a domanda individuale per gli alunni iscritti alle scuole d’infanzia, alle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti nel territorio comunale. È di esclusiva competenza dei Comuni e non può essere assimilato al TPL, il trasporto pubblico locale. Si configura come servizio di Noleggio Con Conducente e non prevede pagamento di un biglietto, ma di una retta mensile che viene incassata degli stessi Comuni, a fronte del corrispettivo pagato per il servizio. La Regione – spiega – non è partecipe delle dinamiche di questi contratti e non è ammesso l’utilizzo del Fondo Nazionale Trasporti, destinato al TPL. Ogni decisione circa modifiche delle rette mensili è riconducibile soltanto all’ente comunale.  Quindi invito coloro che fanno comunicati stampa in merito ad informarsi preventivamente sulle normative che regolano il settore prima di fare affermazioni errate”.

   Quanto ai servizi del trasporto pubblico locale, “la Regione si è sempre battuta – evidenzia – per la rateizzazione degli abbonamenti scolastici, con risultati a fasi alterne. Siamo contrari e stigmatizziamo la posizione assunta nell’anno scolastico appena chiuso da parte di Busitalia, che non ha consentito i pagamenti a rate, ma va ribadito che, a differenza di quanto sostengono alcune sigle sindacali, quali la CGIL, si tratta di una società privata, gestita con criteri privatistici, pur facendo parte del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, e pertanto ha deciso e decide in totale autonomia se aderire o meno alla rateizzazione nel pagamento da noi auspicata. La possibilità di acquistare online gli abbonamenti scolastici, richiesta sollecitata da tempo da questo Assessorato nell’ambito di una decisa modernizzazione del servizio che intendiamo conseguire con la gara, apre una opportunità di suddivisione in rate dell’importo, ma non per questo giustifichiamo la scelta operata da Busitalia, in quanto esclude comunque dalla rateizzazione le famiglie che, per tante ragioni, optano per i canali di acquisto tradizionali”.

  “Altro caso ancora – prosegue l’assessore Melasecche – è quello dell’”abbonamento universitari” al costo agevolato di soli 60 euro annuali, introdotto dalla Regione in via sperimentale a favore degli studenti immatricolati o iscritti agli Atenei umbri nell’anno accademico 2022-2023, importo di fatto azzerato per chi utilizza il bonus trasporti, una misura unica nel panorama nazionale, poiché con la ‘formula Umbria’ gli studenti aderenti hanno avuto vantaggi notevoli. Con il pass TPL Umbria, infatti, fino al 30 settembre prossimo, possono utilizzare illimitatamente i vari servizi di trasporto, dagli autobus ai treni della ex Fcu, dal minimetrò di Perugia alla funicolare di Orvieto, per spostarsi su tutto il territorio regionale, e non solo nella città sede universitaria come in altre realtà italiane, e per di più appunto a costo zero in caso di diritto al bonus ministeriale Trasporti”.

   “Una precisa volontà politica della Regione – rileva l’assessore – che è stata anche motore dell’intera operazione, nella quale abbiamo investito 400mila euro, nonostante le difficoltà di bilancio, venendo incontro anche alle esigenze degli studenti che non riuscivano a trovare un alloggio nel capoluogo regionale”.

   “Una misura – sottolinea – che presupponeva e presuppone per gli anni successivi un impegno dell’Università, formalmente richiesto dalla Regione, per congegnare un diverso meccanismo che favorisca il mantenimento delle agevolazioni previste per gli universitari in Umbria, analogamente a quanto avviene in altre Università italiane. A Firenze, ad esempio, l’Università aggiunge la somma per ottenere l’abbonamento alle tasse da pagare al momento dell’iscrizione e solo coloro che manifestano la volontà di non aderire non versano il relativo costo”.

   “Non può essere fatto ulteriormente gravare il costo dell’agevolazione, più elevato di quanto previsto inizialmente a causa di un’adesione più bassa rispetto a quella auspicata, di fatto quasi totalmente a carico del bilancio regionale – afferma l’assessore – quando invece con il meccanismo alternativo è ben possibile ottenere lo stesso risultato e di fatto addirittura la gratuità, grazie al meccanismo del bonus trasporti ministeriale. La nostra volontà resta quella di confermare l’abbonamento agevolato integrato e attendiamo – conclude – che l’Università risponda quanto prima ai vari solleciti verbali e scritti in merito. in un rapporto di ampia, convinta e costruttiva collaborazione”.