Umbria, operazione Scuole sicure 2019 – 2020: coinvolti tre comuni

 

PERUGIA – Al via l’operazione Scuole sicure 2019/2020, grazie al Ministro dell’Interno Matteo Salvini in arrivo in Umbria 139mila euro di cui quasi 60 solo a Perugia (59.526,34)

“Abbiamo un Governo che passa dalle parole ai fatti – si legge nella nota a firma della Lega Umbria –  un Governo particolarmente attento ai territori e alle esigenze cittadine. Nell’operazione “scuole sicure” rientrano anche Terni  con 46.525,92€ e Foligno con 33.598,03€ in una lotta senza confini, contro uno dei mali peggiori della nostra società, la droga.  I comuni interessati dovranno presentare la richiesta di finanziamento alla Prefettura entro il prossimo 31 maggio”.

Il contributo, che si compone di una quota fissa di 20.000€ identica per tutti e di una  essere destinato nel prossimo anno scolastico alla realizzazione di sistemi di videosorveglianza; all’assunzione a tempo determinato di agenti di Polizia locale, al pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della Polizia locale, all’acquisto di mezzi ed attrezzature e alla promozione di campagne informative volte alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Dichiarazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini:

“La droga è una emergenza nazionale, sono pronto a convocare i rappresentanti delle comunità e di tutti i soggetti interessati. Chi pensa che la droga non sia un problema sbaglia di grosso, soprattutto nei dintorni delle scuole. I venditori di morte vanno colpiti e contrastati duramente”. A proposito di Scuole Sicure, il ministro precisa: “Confermiamo l’impegno concreto a favore degli amministratori locali, rafforzando un’iniziativa che abbiamo inaugurato un anno fa, dedicando risorse specifiche per contrastare gli spacciatori vicino alle scuole.  Siamo sempre più attenti alle esigenze del territorio. Con il Decreto sicurezza abbiamo dato più poteri e fondi ai sindaci, abbiamo iniziato a rafforzare tutte le questure d’Italia e abbiamo dato risorse aggiuntive per la videosorveglianza dei Comuni, per la Province, per i paesi sotto i 20mila abitanti. E oggi continuiamo in questa direzione. Dalle parole ai fatti”.