Violenza di genere, procuratore Cantone: ” Revenge porn usato come vendetta per fine relazioni”

“Soprattutto tra i giovani non si accetta l’idea che le relazioni finiscano e spesso ci si vendica portando in pubblico le proprie esperienze personali,  anche intime, per creare un danno soprattutto alle ragazze”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone, intervistato dalla TgR dell’Umbria sulla questione della violenza di genere. Il magistrato si è mostrato tuttavia scettico sulle norme del cosiddetto codice rosso rafforzato. “Pensare che in 30 giorni si possano chiudere le indagini – ha sostenuto Cantone – come se tutto fosse semplice o semplificabile secondo me non è corretto”. Per Cantone “si rischia una deriva burocratica ma anche di ingenerare aspettative nelle vittime superiori a quelle che sono le reali possibilità”. Il procuratore di Perugia ha poi rilevato un aumento di segnalazioni da parte di donne straniere per violenze subite. “Abbiamo visto – ha rilevato – ad esempio moltissime nordafricane denunciare i loro compagni e mariti per comportamenti che probabilmente nella loro cultura vengono considerati quasi normali, come non consentire di uscire o imporre il velo o utilizzare le mani nei confronti del coniuge o dei figli”.