Assisi, 18a edizione per “Cambio Festival”

ASSISI – Giunto alla 18ª edizione, Cambio Festival torna dal 26 al 29 luglio con importanti novità ed un programma musicale all’insegna del divertimento, nella consueta cornice del Castello medievale di Palazzo di Assisi. Un appuntamento musicale divenuto ormai imperdibile per gli amanti della buona musica e per i tanti affezionati che ogni anno partecipano anche da fuori regione.

Nato nell’anno 2000 per iniziativa dell’Associazione Culturale Ponte Levatoio, ogni anno Cambio Festival regala magia ed emozioni nelle serate di mezz’estate con l’ambizione di coniugare l’amore per la musica con la valorizzazione del patrimonio storico-artistico del territorio, di cui il Castello dei Figli di Cambio costituisce un raffinato esemplare ed una inimitabile cassa armonica naturale: una location che è raro scrigno di bellezza e che sembra appositamente concepita per ospitare concerti estivi.

Sin dalla sua nascita, l’obiettivo di Cambio Festival è offrire occasioni d’incontro, divertimento e, insieme, di crescita culturale nella convinzione che questa sia la via intrapresa da quell’arte contemporanea che vuole comunicare con il pubblico. La via è quella della contaminazione tra differenti generi musicali e forme di espressione artistica che è fusione creativa di esperienze e tradizioni diverse, che è incontro e scambio fecondo laddove spesso vi è scontro e chiusura. Cambio Festival è quindi il tentativo di attuare il concetto che dà il nome all’associazione Ponte Levatoio (nome mutuato dalla tradizione storica e dall’antico elemento architettonico che caratterizzava la funzione difensiva del Castello di Palazzo) ovvero gettare un ponte di incontro e comunicazione in ogni senso.

Per l’edizione 2017 che coincide con il suo 18° compleanno, Cambio Festival rilancia la sua verve innovativa con contesti musicali alternativi e regala spazi e momenti dedicati anche al divertimento con il comico e pazzo mondo del Circo.

Come ogni anno, la musica sarà accompagnata da forme di espressione artistica differenti e ulteriori, con gli incantevoli vicoli del Castello impreziositi da opere pittoriche, fotografiche e installazioni animate da improvvisazioni musicali.

Tra le importanti novità di cui Cambio Festival si fa portavoce è il restauro del prezioso affresco di Matteo Da Gualdo conservato nella Chiesa della Morte situata all’interno del Castello: un progetto promosso dalla Parrocchia di Palazzo con il supporto delle associazioni locali – Palatium e Ponte Levatoio – e  sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.

«La natura artigianale e volontaria di Cambio Festival – afferma Francesco Raspa, Presidente dell’Associazione Culturale Ponte Levatoio – è il segreto della longevità di questo evento che da diciotto anni ospita concerti di qualità, con un sempre crescente consenso di pubblico. Ogni anno il Festival regala una dimensione magica, in cui lo spettatore fruisce di un’offerta culturale sempre nuova, in un contesto umano caloroso e accogliente, vissuto come familiare. Siamo sul campo da quasi vent’anni e quest’anno, raggiunta la maggiore età, con nuova energia creativa e innovativa. I membri dell’associazione mettono da sempre a disposizione la loro competenza proveniente dalla loro professioni personali, mai stanchi di lavorare per un risultato sempre migliore. A loro va il mio pensiero. Agli sponsor che ci sostengono con fedeltà, il mio ringraziamento più profondo».

«Per il quattordicesimo anno – dichiara Franco Cicogna Presidente di Pegaso 2000, main sponsor di Cambio Festival – rinnoviamo il nostro sostegno. Ciò che ci accomuna e ci lega è l’impegno, la competenza e la passione, un percorso tracciato nel tempo con tenacia ed entusiasmo condivisi».

«Il restauro dell’affresco di Matteo Da Gualdo – conclude Giampiero Bianconi, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – è un’iniziativa meritoria che ha trovato il nostro sostegno in linea con le finalità della Fondazione e con la nostra attenzione rivolta anche al patrimonio storico-artistico minore del territorio; un’attività di recupero per consentirne la fruibilità anche nell’ottica di rilancio culturale di una comunità».

 

 

 

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