Castiglione, inaugurata a Palazzo della Corgna la mostra “Dalle macerie della guerra al referendum del 2 giugno 1946”

CASTIGLIONE DEL LAGO – Con una cerimonia molto partecipata dai cittadini, è stata inaugurata ieri a Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago la mostra “Dalle macerie della guerra al referendum del 2 giugno 1946”, immagini, documenti, testimonianze di una fase storica decisiva per l’Italia. La mostra resterà allestita e visibile a tutti fino al 30 giugno. Hanno partecipato il sindaco Sergio Batino, l’assessore alla cultura Ivana Bricca, Angelica Fabiani rappresentante della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria, gli storici che hanno curato la raccolta e le associazioni del territorio e l’Anpi con il suo segretario locale Nicola Torrini.

Per l’assessore Ivana Bricca la mostra si colloca sul solco ideale tracciato dalla “Mostra sulla Grande Guerra” del 2015 con lo stesso gruppo di lavoro di storici e di appassionati che hanno lavorato anche quest’anno per realizzarla. «Il materiale fotografico esposto – ha spiegato Bricca – è di straordinario valore e in parte inedito, concesso per la prima volta dalle famiglie del territorio, con l’aggiunta di documenti conservati nell’archivio comunale. La mostra racconta il passaggio della nostra comunità dal ventennio fascista, attraverso la tragedia della guerra e della Repubblica Sociale Italiana, con la Liberazione e infine il referendum che sancì l’introduzione della forma repubblicana in Italia, con l’avvio della ricostruzione morale e materiale del nostro Paese. Un referendum, quello del 2 giugno 1946, a cui per la prima volta parteciparono milioni e milioni di donne italiane. Storici locali, volontari, appassionati di storia, collezionisti, associazioni con questo paziente lavoro sono riusciti a tirare fuori documenti straordinari e molto significativi per Castiglione del Lago e per le zone vicine».

Per la Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria era presente la dottoressa Angelica Fabiani che, insieme al responsabile della biblioteca comunale Paolo Magionami, ha riordinato tutto l’archivio comunale castiglionese: la dottoressa Fabiani ha messo l’accento sull’importanza degli archivi e sul costante lavoro che viene fatto per conservare e tutelare il materiale, troppo spesso mal conservato, deteriorato e a volte disperso.

Il sindaco Batino ha ringraziato le tante associazioni per il lavoro fatto «associazioni che sopperiscono con l’entusiasmo e la passione alle nostre purtroppo esigue risorse messe a disposizione. Stiamo cercando di costruire l’identità di questo Comune – ha sottolineato Batino – che non l’ha avuta a sufficienza e in maniera veramente significativa. Qui a fianco abbiamo da poco tempo un Antiquarium promosso e voluto da un’altra importante associazione come l’Archeo Trasimeno che ci permette di recuperare e testimoniare la nostra storia più antica. Partono proprio in questi giorni i festeggiamenti per i cinquecento anni dalla nascita di Ascanio e Fulvio della Corgna che ci ricordano il periodo più fulgido e significativo della nostra storia».

Ha destato molta curiosità, tra gli intervenuti all’inaugurazione, il plastico dell’aeroporto Eleuteri che lo riproduce per come era tra il 1930 e il 1943; l’opera è stata realizzata dal Gruppo Scout Castiglione 1 sotto la guida di Luca Petrucci, che ha anche organizzato l’allestimento dell’intera mostra, e di Giancarlo Faltoni presidente dell’Aero Club Trasimeno e storico esperto dell’Aeronautica Militare: dopo il 30 giugno il plastico verrà collocato definitivamente negli spazi museali dell’Eleuteri, nell’area della mostra permanente sull’ex aeroporto. L’assessore Bricca ha annunciato a breve l’organizzazione di un convegno con l’Isuc, Istituto per la storia dell’Umbria Contemporanea, che ripercorrerà le tappe del passaggio del fronte di guerra nel 1944 nella Battaglia del Trasimeno, poi un altro incontro di riflessione sui questi 70 anni di vita repubblicana. La Schola Cantorum di Castiglione del Lago ha accompagnato l’inaugurazione con l’Inno di Mameli. Dopo il taglio del nastro gli storici locali Bruno Teatini e Francesco Folcolini hanno presentato le foto, i documenti e gli oggetti presenti con due brevi interventi che hanno fatto il punto storico locale nel quadro generale italiano e internazionale.

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