DIS….CORSIVO. TEX MILLER

NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / Il prossimo arrivo di Tex Willer in Umbria (il popolare eroe dei fumetti sarà la star di “Tiferno Comics”, a settembre) scatena un desiderio di coraggio e di azione che francamente poco si addicono al clima politicamente inespressivo e audacemente perplesso che vive la nostra regione. Ci sono in giro camarille politiche che fanno rimpiangere, a chi è andato a votare, di esserci stato.

La situazione delle maggioranze di alcuni Comuni è talmente capziosa, per non dire di peggio, che ci si augurerebbe davvero l'arrivo del giustiziere Tex Willer per riportare un minimo di dignità nelle stanze che contano delle amministrazioni locali.
Ma l'Umbria non è una regione a fumetti, a meno di non voler prendere per eroe delle “nuvole parlanti” quel Tsipras per il quale, pure, si sono costituite liste elettorali proprio nel corso delle recenti regionali. C'è mai stato, nel recente passato, in Umbria un eroe della politica alla Tex Willer? Me lo chiedo in particolare per le figure dei sindaci che si sono alternati sulle seggiole da primo cittadino dei piccoli e grandi Comuni umbri. E mi rispondo: no, coraggio e azione, entusiasmo e movimento non hanno caratterizzato affatto le municipalità umbre. D'accordo sulle difficoltà di bilancio, d'accordo sulle oscillazioni del governo, d'accordo sugli equilibri di potere all'interno della Regione, ma insomma non possiamo sempre andare sempre per batterie politiche, abdicare ogni volta al ruolo di espressione della propria soggettività che si chiama personalità! Dev'essere un fumetto a insegnarcelo? Se sì, prendiamone atto e andiamo tutti, a settembre, a Città di Castello, non per portare il solito incenso poco profumato ad Alberto Burri, ma, più umanamente, per vedere muoversi, con i pennelli degli autori, quell'eroe dei fumetti col quale molti maschietti di oggi sono cresciuti, alternandolo ad altri sguardi su immagini diversamente proibite. Tex Willer, oggi, potrebbe essere perfetto per rifarsi una dignità e un senso dell'ardimento che un po’ dovunque latitano in grande misura: anche ideologicamente, penso, ci si potrebbero ritrovare tanto i riformisti quanto i nazionalisti, tanto quelli di destra quanto quelli di sinistra, tanto i pacifisti quanto i decisionisti.
Intanto, in attesa di settembre, gli interessati potrebbero prepararsi riprendendo dalla soffitta i vecchi Album dell’eroe che per caso la famiglia non ha mandato al macero. E, per aggiunta, potrebbero rileggersi anche le strisce disegnate dei molti eroi che nel secondo Dopoguerra hanno fatto sognare la fantasia di noi ragazzini di allora: fra gli altri, Capitan Miki, sopraffino ranger del Nevada; il capitano dei trappers, l’erculeo Blek Macigno; Mark, il capitano dei Lupi dell’Ontario.
Ecco, Tex Willer, al centro della corte fantastica di eroi che lo circonda, potrà tornare a ispirare un modello di comportamento sul quale l’ideologia di noi ragazzini, una volta cresciuti, ci ha fatto gettare pietosi sguardi di compatimento. Tutti abbiamo rifiutato, da un certo momento in poi, il carattere eccessivamente popolare e, a tratti, violento, di quegli eroi. Ce lo imponeva l’impegno politico, la militanza in qualunque schieramento (massime, manco a dirlo, di sinistra), ce lo vietava la maturazione delle idee.
Certo, molti sindaci di oggi, per tornare a loro, sono talmente giovani che quegli eroi sono appannaggio esclusivo dei rispettivi genitori. Il discorso, però, riguarda anche loro: anche loro, dunque, sono invitati ad andare a vedersi, forse per la prima volta, come nasce e come si comporta Tex Willer, con quale rapidità, unita a sapiente uso della materia grigia, il ranger texano risolve le situazioni più scabrose, con quale animo semplice, con quali parole semplici accompagna le disavventure nelle quali incappa, con quale soddisfazione morale esce dal viluppo di intrighi – tanto simili a quelli della politica locale – che gli autori gli costruiscono attorno. Tutte cose sconosciute alla politica e all’amministrazione quotidiana, ma ben note al cuore di chiunque, nella sua responsabilità di pubblico ufficiale, sente che un sogno non ha prezzo e che non costa nulla sentirsi adolescente dietro a Tex Willer.

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