I POVERI E GLI UMILIATI: CIFRE DRAMMATICHE IL NUOVO UMANESIMO INVOCATO DAL CARDINALE BASSETTI

I dati diffusi dall’Istat sono drammatici: più di quattro milioni di italiani vivono sotto la soglia della povertà assoluta, altri sette milioni sono alle prese con una povertà leggermente inferiore. In Umbria questo terribile quadro è proporzionalmente riprodotto. E’ evidente che cifre di tal fatta gridano l’urgenza di misure che, evitando l’odioso rimpallo delle vecchie e delle nuove responsabilità politico-economiche, puntino davvero al cuore dei problemi.

Eccole ‘’le periferie’’ con tanto fervore indicate da Papa Francesco: gli ultimi, gli afflitti, gli incapaci di mettere insieme il pane con il companatico. Non c’è bisogno di essere grandi esperti di sociologia per intuire che molto spesso la violazione delle regole di convivenza civile (cioè l’affermarsi del molteplice crimine) è diretta conseguenza della miseria. Ci si macchia di reati anche per la spinta della disperazione. Ed è, di conseguenza, evidente che per eliminare gli effetti bisogna azzerare le cause. C’è in tutt’Italia, nella piccola Umbria, ma ovviamente pure nel mondo, una ‘’questione sociale’’ che non può non affannare chi davvero ha a cuore i destini degli uomini, ovunque essi patiscano. Il viaggio sudamericano del Papa è una vigorosa partecipazione alle sofferenze e ai troppi che sono vittime di ingiustizie. Le sue parole sono un’ulteriore, robusta scossa alle distrazioni di una società pervasa dall’egoistico menefreghismo. Gli fa eco, con un’editoriale pubblicato oggi dall’Osservatore romano’’, il Cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia- Città della Pieve. Il Presule punta l’attenzione sull’affastellarsi di criticità che vanno oltre la povertà economica. Scrive: ‘’All’insegna di un nuovo umanesimo bisogna mettere in relazione feconda grandi temi che fino ad ora hanno camminato per strade parallele senza incontrarsi mai: la difesa della dignità umana, la custodia del Creato, la valorizzazione della famiglia, la denuncia di un’economia iniqua’’.

Davvero ‘’situazioni parallele’’ che sollecitano l’esigenza di una visione unitaria, perché tutte connesse all’imprescindibile tutela dell’uomo che non può essere straziato nel suo bisogno di dignità. Se questo traguardo è protetto, il resto consegue più agevolmente.

RINGHIO

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