I topi, Virginia Raggi e l’immediato ingresso in scena di un miracoloso profumo capace di tenere i roditori lontano dalle nostre città. Mah….

Ed ora, più di sempre, la politica è chiamata ad interessarsi dei topi. Si, proprio i roditori che un po’ suscitano la paura della gente, un po’ fanno schifo. In queste ore rivanno in scena non certo i ‘’topi’’ nobilmente immortalati da Steinbeck nel bellissimo romanzo ‘’Uomini e topi’’, ma quelli che infestano Roma e, secondo lo stuolo di esperti subiti chiamati alla ribalta, invadono, in maniera più o meno vistosa, tutte le città. D’Italia e non solo, naturalmente.

L’’’argomento-topi’’ è tornato in prima pagina perché la pentastellata Virginia Raggi, sindaco di Roma, ha soavemente annunciato che la capitale è a rischio di malattie per la presenza di milioni di topi. Una scelta strategica e insidiosa quella del neo sindaco, un modo, si direbbe, per spostare l’attenzione sul suo contestato assessore all’Ambiente. Una scelta che, comunque, non giova all’immagine di una città che, per molti versi, non gode di straordinaria reputazione.

I ‘’topologi’’, quelli che sui topi sanno tutti (stiamo scoprendo, dai giornali e dalle Tv che ce sono tanti) spargono un po’ d’acqua sul fuoco delle immediate polemiche: ‘’Sì, è vero, siamo circondati da milioni di topi, ma è esagerato parlare di rischio di infezioni’’. Questi ‘’topologi’’ si sono affrettati a chiarirci che sarebbe inutile cercare di ucciderli tutti questi roditorelli perché la loro capacità di riproduzione è smisurata. Una lotta impari e disperata, dunque. Bisogna solo chiudere certe porte di accesso (fogne e altri cunicoli…) e—udite, udite!—scoraggiare i topi diffondendo un certo tipo di profumo che, suscitando le loro istintive retromarce, li induce a tenersi lontani dal…consorzio civile.

La politica ora è avvisata. Sorridendoci un po’ sopra, sa che per derattizzare le nostre città basteranno decilitri di quel tal profumo.

Nel tanto, e troppo, dire di queste ore affiora un sospetto,che forse attanaglia anche l’ormai tradizionale dirimpettaio del nostro Fischio:’’Non sarà che il gran casino sui topi sia sostenuto anche dai produttori di certe essenze anti-topo?’’.

Anche in questo caso la pubblicità (apparentemente negativa) sarebbe l’anima del commercio.

Direbbe Fischio: ‘’Ma de che?’’.

RINGHIO

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