L’intricata vicenda che ruota attorno a Ignazio Marino (sindaco dimissionario, ma non troppo….) moltiplica la domanda di Castellani: dove va il Pd?

Novella, telenovela, dramma o pochade?

La vicenda (politica e non) che da mesi ruota attorno alla figura di Ignazio Marino (sindaco di Roma, dimissionario, ma non troppo….) non aiuta certo il bisogno di comprensione che gli italiani avvertono quando riflettono sulla tante faccende italiane che si agitano attorno ai Palazzi che contano. E non aiuta neppure i militanti e i votanti del Pd. Che si chiedono: ‘’Ma cosa succede nella capitale? E perché succedono certe cose? Perché Cantone toglie a Roma il titolo di capitale anche morale?’’.

E, tanto per ribadire la domanda che si fa Pier Luigi Castellani, dove va il Pd? Cioè: come mai nell’orbita pidiina si scatenano situazioni come quelle che hanno a protagonisti (tanto per fare qualche esempio) Ignazio Marino, il Commissario Orfini, il Presidente campano De Luca, la bistrattata e bistrattante Rosy Bindi?

Marino in queste ore ostenta una tranquillità che non riusciva a manifestare quando le redini capitoline le aveva davvero in mano per la pienezza che gli garantivano le leggi.

Adesso va a cena con Orfini (che non può negarsi ad un invito…pacificatore), ma poi esce e annuncia, e fa annunciare, che i problemi sono sempre seri e apparentemente insormontabili. Quali problemi in particolare? Le sue dimissioni che ci sono, ma potrebbero anche n on esserci più. Lui- dicono gli esegeti- pretenderebbe dal Pd l’onore delle armi. Però il Pd – Matteo Renzi in testa- non avrebbe la minima intenzione di concederglielo. E allora tutti lì, a snocciolare il conto alla rovescia: se ne va o no? Ha intenzione di allestire contro il Pd una sfida prima politica (nell’aula del Campidoglio) e poi elettorale (nelle piazze)?

Mah…l’Italia meriterebbe ben superiori questioni!

RINGHIO

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