L’Italia laica, il Crocefisso, l’albero di Natale. E le scelte burocratiche di chi pone veti in nome di un ‘’rispetto’ che in realtà viene umiliato

————————-

L’Italia è un Paese laico. Un titolo di merito al quale nessuno vorrebbe rinunciare .Ma cosa vuol dire essere laici? Anzitutto significa non farsi dominare dalla teocrazia. E poi laicità è garanzia di libertà religiosa: ognuno può credere nel Dio che vuole e può onorarlo nel modo più aderente alla sua fede.

E’ una libertà che naturalmente è garantita a tutti: islamici, ebrei, induisti e via dicendo.

Ma se così è perché tanto spesso ci troviamo di fronte all’esigenza di ‘’ospiti stranieri’’ che nei luoghi pubblici (ad esempio le scuole statali) vorrebbero abolire il crocefisso o l’albero di Natale?

Le convinzioni cristiane sono ogni tanto oscurate da ‘’paladini’’ che non vorrebbero ‘’mancare di rispetto’’ ai fedeli di altre religioni.

E’ davvero sconcertante questa cosa! Perché la Moschea s’ e il Crocefisso no? E’ fin troppo ovvio che il ‘’sì’’ debba valere per tutti.

Se non succede poi ci troviamo di fronte a drastiche prese di posizione che odorano inopportunamente di ‘’guerra di religione’’. E a qualcuno può perfino far comodo indossare i panni del ‘’belligerante’’.

Il caso del Preside anti-Crocefisso è un brutto segnale, ammantato da parole di rispettosa equità. E scandito dalla facile replica di chi si affretta a proclamare che ‘’le convinzioni religiose di gran parte degli italiani non possono essere umiliate dalle pretese di grigi burocrati’’.

Ora ha cercato di fare un po’ di chiarezza anche il Premier Renzi. Ma è evidente che la questione (questa e la tante altre consimili) è tutt’altro che risolta. Il conto alla rovescia verso il Natale potrebbe essere scandito da reazioni e controreazioni. Mettendo in crisi non tanto chi ha una fede (quella che gli pare), ma, piuttosto, l’intelligenza delle libere menti.

RINGHIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.