Amelia al voto, liti nel Pd: Bellini contro Bernardini. Exploit di Fdi, crollo Lega

Mentre Laura Pernazza, attuale Sindaco, costruisce l’unità del centrodestra e sventola in città la simulazione elaborata dal sito Youtrend in collaborazione con Agi, il Pd si divide e rischia di spaccarsi ancora una volta. E’ quanto sta avvenendo ad Amelia che tra un paio di mesi sarà chiamata a scegliere il nuovo Sindaco. La simulazione – non si tratta di un sondaggio – consegna al centrodestra un abbondante 51,4%, con la Lega che dal 38,1% delle Europee crolla al 24,2%, registrando una perdita consistente di consensi del 14%. Ma a beneficiare del crollo leghista sarebbe il partito di Giorgio Meloni che passerebbe dall’ 8% di due anni fa al 21,4% di oggi. Male Forza Italia che si attesterebbe su un misero 5,8%. Il Pd scivola dal 22,2% del maggio 2019 al 18,4% mentre il M5S si attesta intorno al 15%. Naturalmente si tratta di stime che vanno prese con notevole prudenza anche se in questo momento sono utili al centrodestra per indirizzare la campagna elettorale. Quello che sorprende però – e non si tratta di una novità – è la confusione che sta condizionando le scelte del Pd, con un conflitto abbastanza palese tra il segretario cittadino Piero Bernardini e quello provinciale Fabrizio Bellini. Bernardini, medico di famiglia massimalista della città, proveniente dall’ex margherita, intende candidarsi a Sindaco e sfidare la Pernazza. La sua candidatura è stata votata pochi giorni fa dall’assemblea comunale del Pd amerino e sembra godere dell’appoggio di socialisti, Azione (Calenda) e Italia Viva. Tutto bene quindi ? Niente affatto. Per il neo segretario provinciale di Terni Fabrizio Bellini, ex Sindaco della città, con Bernardini si perde, occorre un nome alternativo e non basta la decisione dell’assemblea comunale, semmai vanno fatti votare i tre circoli del Pd. Per Bellini occorre cambiare, trovare un giovane dal volto credibile e pensare anche alle primarie, come ultima ipotesi se Bernardini insiste con la sua candidatura. Per il centrosinistra c’è un problema in più da affrontare: Luciano Rossi, ex vicesindaco di Luciano Lama, fine anni ’80, si è già candidato a primo cittadino con un gruppo civico (Rete resistente). Una babele quella del Pd che rischia di creare confusione e disordine a pochi mesi dalle elezioni, con fratture che potrebbe alla fine spianare la strada alla Pernazza.