Foligno, Quintana, via alle manovre per la nomina dei Priori, il 16 gennaio si sceglie il Presidente

FOLIGNO – Eletti i nuovi consigli rionali, tra i quintanari sono già iniziate le manovre per la nomina dei priori delle dieci contrade. Nei prossimi giorni, i rinnovati organismi si riuniranno per ufficializzare tutte le cariche (priore, vicepriore, segretario, economo e responsabili delle varie commissioni rionali) con lo sguardo proiettato al 16 gennaio 2015 quando il Consiglio dei Cento, cioè tutti i consiglieri dei vari rioni, saranno chiamati a rinnovare il direttivo dell’Ente Giostra, scegliendo presidente e magistrati.

Per quanto riguarda i nuovi priori, il quadro risulta abbastanza chiaro: Marco Guidoni dovrebbe essere riconfernato alla guida dell’Ammannati, così come Giorgio Recchioni al Cassero, Francesco Felicioni al Contrastanga, Andrea Ponti al Crocebianca, Stefano Mattioli per il Pugilli e Alessio Castellano allo Spada.

Cambio di vertice al Giotti con Leonardo Dolci che dovrebbe passare il testimone a Marco Terzarede. Al Badia l’esito del voto di ieri ha premiato il priore uscente Raul Baldaccini, anche se resta in piedi l’ipotesi di un rinnovamento a favore dell’ala più giovane del rione.

Testa a testa al Morlupo tra il priore uscente Marco Bosano (che ha ottenuto 112 voti) ed Elisabetta Maggi Leoncilli Massi (102 preferenze): l’ipotesi di una donna al vertice della contrada sta prendendo sempre più piede, ma tutto dipenderà da cosa deciderà il Consiglio rosanero che non sembra essere troppo ben disposto verso un priore donna. Al rione La Mora, il più votato è stato Alessio Albani e ora è in pol position per affermarsi alla guida della contrada..

La sfida più attesa è pero quella in programma per il 16 di gennaio, quando tutti i consiglieri dei dieci rioni dovranno decidere il futuro dell’Ente Giostra e della Quintana stessa. Al momento non ci sono i candidati ufficiali, anche se il presidente uscente, Domenico Metelli, ha lasciato intendere che sarebbe disponibile ripresentarsi alla guida della manifestazione, per il quinto mandato consecutivo, a patto di essere adeguatamente sostenuto. Nulla è però scontato, soprattutto pensando che sono diversi, nei rioni, ad auspicare un rinnovamento.

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