IL DESTINO DELLE DEMOCRAZIE

di Pierluigi Castellani

Mai come oggi si è fatto più incalzante ed urgente interrogarsi sul destino delle democrazie. L’aggressione della Russia all’Ucraina ha posto in molti l’inquietante interrogativo se ci sia un pericoloso accerchiamento degli autoritarismi nei confronti delle democrazie , ancorché in questo caso si tratti di una democrazia debole ed insicura come quella ucraina. Ma ci sono altri segnali che ci debbono preoccupare. La disaffezione dei cittadini elettori nei confronti della partecipazione alle consultazioni elettorali, diffusa per la verità in quasi tutte le democrazie occidentali, che è la spia di quella stanchezza della democrazia, che può divenire fatale. Quando una larga fetta dei cittadini ritiene inutile andare a votare significa che la democrazia non sa offrire le risposte necessarie alle domande dei cittadini nutrite dalle esigenze ,anche le più elementari, come l’ansia di giustizia ed equità nata da una globalizzazione selvaggia, che ha reso più ricchi i ricchi e più poveri i poveri. Non a caso è stato di recente ricordato ( Vittorio E. Parsi, Il posto della guerra e il costo della libertà) che “abbiamo trascurato di affrontare la più subdola delle nostre debolezze interne: la crescita della iniquità e delle diseguaglianze, consentendo che nelle nostre democrazie  si rafforzassero oligarchie ….e oligopoli”. Ed allora è naturale interrogarsi sul destino delle democrazie o meglio della democrazia tout court. Però anche i fatti recenti come l’aggressione di Putin all’Ucraina ci dicono che le guerre difficilmente nascono tra democrazie ed i settantasette anni di pace dell’Europa stanno lì a dimostrarlo. Le dittature e gli autoritarismi hanno paura del diffondersi della democrazia e del suo contagio, perché è proprio il diffondersi del desiderio di libertà e di democrazia che mina il loro potere. Ed allora via ad una più incisiva difesa dei principi democratici, mettendo al bando ogni rischio di suggestione per l’uomo forte e per ogni modello di democrazia illiberale, che qualcuno propone anche all’interno del recinto europeo, via al superamento di ogni ostacolo che si frappone ad una democrazia decidente, dando ai cittadini quelle risposte di equità e giustizia fino ad ora disattese. La debolezza e la stanchezza della democrazia si possono superare solo in questo modo, riscoprendo il valore di assecondare la democrazia attraverso il sapiente percorso di un riformismo che aggiorni, attualizzandole, tutte le forme e le istituzioni, che garantiscono l’esercizio delle libertà democratiche. Questo è un compito che  assegna alla politica la tragedia dell’Ucraina e che il nuovo scenario in cui si trova la geopolitica sollecita.