Orvieto, Germani e la grana della tassa di soggiorno

ORVIETO – E’ la tassa di soggiorno a tenere banco in questo avvio di legislatura. Sulla questione il sindaco Giuseppe Germani ha investito molto in campagna elettorale e ora si gioca la sua credibilità (o meglio è l’opposizione che lo incalza sul tema per screditarlo).  A poche settimane dall’insediamento si registra un fuoco incrociato su uno dei temi più caldi della città della Rupe: abolire la tassa di soggiorno o mantenerla su livelli più bassi.

Per il momento il sindaco ha prorogato al 15 luglio le tariffe scontate e se sembra intenzionato a concedere un’altra proroga fino al 31 luglio e poi  fino alla fine dell’anno.

L’opposizione parla di presunta “inadempienza del sindaco circa gli impegni assunti in campagna elettorale con la sottoscrizione di un documento in cui gli albergatori chiedevano l’eliminazione o in alternativa una rimodulazione a ribasso delle tariffe che sarebbero dovute entrare in vigore lo scorso 1° luglio”.

La giunta Germani risponde approvando, proprio in questi giorni, queste ulteriori proroghe delle tariffe scontate in sintonia con le proprie linee programmatiche. E’ attesa a breve, forse nella prossima seduta di consiglio comunale, una comunicazione istituzionale sulla scadenzamento delle proroghe, la copertura finanziaria e in generale la manovra riguardante le entrate di bilancio.

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