Regione, scoppia il caso nomine: la Lega pubblica l’elenco dei nomi indicati da Fdi. La minoranza: “Nominopoli umbra”

” Nomine per spartizione politica e non per competenze e professionalità. La Lega in Umbria sbugiarda se stessa e se ne infischia dei cittadini”, è la denuncia fatta questa mattina dai consiglieri regionali dell’opposizione a Palazzo Cesaroni.  Per gli esponenti di minoranza ” il comunicato stampa dell’onorevole Virginio Caparvi, segretario regionale della Lega Umbra, ha illuminato i cittadini e tutti noi sulla “nominopoli umbra”: il lungo elenco di nomine politiche nei vari centri di comando delle partecipate regionali fatte dalla Lega su indicazione di Fratelli d’Italia”. Un elenco molto lungo – aggiungono i consiglieri di minoranza –  che ” ci limitiamo a riproporre: Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria spa ( la principale agenzia regionale con delega a gestire i fondi Por Fesr 2014-2020),  Marco Magarini (Scuola umbra di amministrazione pubblica), o anche Manuel Maraghelli (amministratore unico dell’Agenzia forestale regionale Umbra), Matteo Gianbartolomei (Amministratore unico Umbriaflor), Antonio d’Acunto (ex consigliere comunale e provinciale di Fdi) presidente Assofarm Umbria e Afas Farmacie comunali di Perugia, Elena Veschi ( presidente Corecom nonché moglie di Andrea Lignani Marechesani, ex consigliere regionale Fdi. Elenco – sostengono i rappresentanti dell’opposizione – che peraltro risulta solo parziale, visto la precisazione finale del luogotenente del Carroccio, secondo cui potremmo continuare con diverse altre indicazioni negli organi di controllo”. Sul tema , sostengono ancora i consiglieri regionali di minoranza, ” nei mesi scorsi abbiamo chiesto , invano, spiegazioni quando si erano già palesati aspetti rilevanti e contrastanti con le leggi istitutive delle stesse società partecipate, come ad esempio per Sviluppumbria e Umbria Digitale. Nonostante ciò, restiamo sinceramente molto colpiti e provati perché oggi alla prova dei fatti, e delle dichiarazioni di Caparvi, Lega e Fratelli d’Italia, partiti che per anni e anni hanno vomitato addosso alla politica umbra strilli, insulti e gogne mediatiche in nome delle competenze e contro ‘gli amici degli amici’, dopo aver liberato l’Umbria proprio al grido di quegli slogan lì, adesso governano la nostra Regione indicando le figure chiave nei centri di comando solo per spartizione partitica, militanza politica o parentele”.

ULTIM’ORA –  ” La presidente Donatella Tesei, in totale autonomia, ha sempre assicurato la massima trasparenza nelle nomine, seguendo procedure e iter secondo legge e optando per curricula di alto livello”, precisa nel tardo pomeriggio di oggi l’On.Virginio Caparvi, segretario della Lega Umbria. ” Cosa che non accadeva in passato – aggiunge Caparvi – rispediamo al mittente la strumentalizzazione della sinistra e ogni accusa da loro mossa. Al netto dell’eventuale appartenenza ad aree politiche, con la Tesei sono state nominate persone il cui curriculum è indiscutibile , in netta discontinuità con chi in passato nominava persone non adatte al ruolo”. C’è da fare una sola domanda all’On. Virginio Caparvi: perché ha sentito la necessità di fare quel comunicato stampa ? Il tutto , infatti, è nato proprio dalle sue dichiarazioni con le quali afferma ” Dopo l’ennesimo zelante comunicato stampa di Fdi non possiamo che prendere atto di una bizzarra consuetudine che vede una forza di maggioranza preferire la stampa al dibattito interno. Tutto ciò in barba al ‘proverbiale senso di responsabilità’ che i patrioti nostrani predicano ma non praticano”. Poi il segretario regionale fa un elenco dettagliato delle nomine fatte dalla Regione – con nome e cognome, impegno politico e stato di famiglia – dei nominati concludendo che “potremmo continuare con diverse altre indicazioni negli organi di controllo (Revisori dei conti ?ndr)”.  Dice ancora Caparvi: ” E pensare che gli stessi esponenti, oggi critici con la maggioranza di cui fanno parte (Fdi,ndr), sono stati convintamente filogovernativi nel momento in cui si dovevano decidere le nomine politiche nei vari centri di comando delle partecipazioni regionali “. In questo caso potrebbe valere la frase  “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” .