Scuole sicure, Smacchi: “A Gubbio e Gualdo in arrivo circa 500mila euro”

“Il piano di edilizia scolastica voluto fortemente dal Governo Renzi è un’ottima iniziativa per mettere in sicurezza le nostre scuole e dare ossigeno alle nostre imprese”, così in una nota il consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi. “Un punto importante che coinvolge i Comuni della Regione e le loro capacità progettuali per innalzare gli standard qualitativi delle scuole. A Gubbio e Gualdo Tadino – rivela Smacchi – solo per la parte del “progetto scuole sicure” arriveranno circa 500.000 euro mentre per il Comune di Pietralunga vengono stanziati circa 360.000 euro,

tutti interventi già ammissibili ma che solo ora vengono finalmente finanziati. Ora le nostre amministrazioni, per acquisire i relativi stanziamenti, dovranno aggiudicare gli appalti entro il 30 ottobre 2014 e questa sarà l’occasione per dare un po’ di ossigeno alle aziende del territorio”.

Smacchi parla di “una buona iniziativa del Governo Renzi che, rispettando gli impegni assunti durante il suo discorso di insediamento alle Camere, è riuscito sia a liberare dal patto di stabilità risorse già a disposizione dei Comuni per la costruzione di nuove scuole, sia a destinare un importante stanziamento per i progetti di rimozione dell’amianto, rimozione delle barriere architettoniche e ripristini funzionali”.

“Interventi questi – continua Smacchi – che molte scuole della nostra regione ed in particolare quelle della Fascia Appenninica aspettano da anni e che solo ora vedono una concreta prospettiva di realizzazione grazie alla volontà di investire nel settore della scuola che il Governo Renzi considera uno dei punti qualificanti dell’agenda. Voglio ricordare – conclude Smacchi – che sostenere le scuole significa investire direttamente sul futuro delle nostre nuove generazioni per garantirgli migliori opportunità di formazione e efficacia dell’ascensore sociale sempre più bloccato dalla crisi economica e dalle difese corporative che vanno spazzate via nel più breve tempo possibile”.

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