SIAMO TUTTI CAINO ?

E’ intorno a questo interrogativo che Massimo Recalcati, con il suo saggio ” Il gesto di Caino” recentemente uscito da Einaudi, ci invita a riflettere. Con il  suo ultimo lavoro Recalcati porta avanti, dopo il fortunato “La notte del Getsemani”, l’esame del testo biblico servendosi della sua esperienza di psicanalista per indagare sulle parti più segrete dell’animo umano. Infatti il gesto fratricida di Caino nasce dal rifiuto dell’Altro, del diverso, è l’Uno che non vuole farsi Due, nasce dall’invidia per Abele cosicché è dall’invidia per la vita dell’altro,  confondendo “l’estraneo con l’ostile”, che nasce la violenza. ” E’ solamente l’uomo a portare il crimine nella storia” aggiunge Recalcati, l’uomo che non accetta l’altro ,che non tollera l’altro, e così “quando il dialogo finisce, quando la parola muore, la violenza irrompe”. Ma perché siamo tutti Caino ? Perché ” Caino e Abele non sono solo due figure letterariamente autonome nel racconto biblico – due personaggi – ma due parti “interne” del soggetto, l’indice di una divisione che attraversa ciascuno di noi”. Il bene e il male sono dentro di noi e questa “è l’ambivalenza radicale e inquietante – osserva Recalcati – che ci lega a doppio filo ai nostri nemici : lo xenofobo, il fascista, l’intollerante è il più prossimo a noi stessi prima di incarnarsi nell’altro “. Ma anche Caino può riscattarsi ammettendo la propria colpa, assumendo una responsabilità etica dei propri atti ed allora ” può portare la fratellanza nella storia sottraendola all’illusione del suolo e del sangue”. In questo modo la vita dell’uomo, assumendosi la responsabilità e le conseguenze dei propri atti, diverrà eticamente ” generativa”, perché è da qui che può nascere la fratellanza, che, secondo Recalcati, è “l’indice del carattere insuperabile e vincolante della relazione con l’Altro, non tanto con il fratello di sangue, con il più prossimo, ma innanzi tutto con lo sconosciuto, con il fratello che ancora non ha nome”. E’ per questo che questo breve ma intenso saggio di Recalcati – e mi si perdonino le troppe citazioni, ma non volevo che si perdesse il carattere evocativo delle parole dell’autore – ci aiuta a leggere il presente, la purtroppo diffusa intolleranza verso il diverso, verso chi ha culture e nazionalità diverse dalla nostra, perché è qui che risiede la radice dell’intolleranza e del razzismo. Ma se non si prende atto di questo, se l’uomo non ammette le proprie colpe, del Caino che è in ognuno di noi e  se , potremmo aggiungere, non accettiamo la lezione di  San Paolo  secondo cui ” pienezza della Legge è la carità”, siamo costretti ad arrenderci alla dura constatazione di Freud, citato da Recalcati, che ” la storia primordiale dell’umanità è piena di assassinii” e che tutta “la storia universale non è in realtà altro che una lunga serie di uccisioni fra i popoli”.

Il libraio

Massimo Recalcati ” Il gesto di Caino”. Einaudi Torino 2020,  ppgg. 89, Euro 14,oo