UNA PASQUA DI SALVEZZA E DI SPERANZA

di Pierluigi Castellani

Quest’anno la Pasqua trova il mondo di fronte alla tragedia della martoriata Ucraina. Abbiamo vissuto altre Pasque di sangue, ma sono state frettolosamente relegate nella memoria oramai assuefatta ad allontanare quanto non ci riguarda direttamente. Questa volta, come ha ricordato Papa Francesco, la Croce di Cristo è innalzata, sul Golgota, nel cuore stesso dell’Europa e vede una guerra fratricida tra due popoli entrambi di tradizione cristiana. Perché tutto questo? Si possono tentare tante spiegazioni e giustificazioni come la presunta provocazione della Nato nei confronti della Russia , la , non dimostrata, persecuzione dei russofoni nell’ Est dell’Ucraina od altro; i pretesti per l’uso della violenza e delle armi possono essere molti ed espressi dal fiorire di nazionalismi incontrollati. Resta però chiaro che nulla può giustificare l’aggressione russa e le violenze contro donne , anziani e bambini. La Croce di questa Pasqua gronda del sangue innocente di queste vittime, è lì che ritroviamo il Cristo sofferente, che si immola per il riscatto delle colpe di tutti noi. La pace deve partire in primo luogo dal disarmo delle coscienze perché non diventino fertile terreno per alimentare odio e volontà di dominio. Quante occasioni ciascuno di noi ha offerto alla crescita dell’indifferenza nei confronti del disagio di cui soffrono molte parti del mondo, quanti muri sono stati eretti per rifiutare l’altro ed il diverso, quante identità sono diventate ferree corazze per alimentare nazionalismi e sovranismi? Tutti si debbono interrogare e rispondere per quanto di propria responsabilità: Europa, Occidente, Oriente e Sud del mondo. E’ in questa colpevole disattenzione che è scoppiata la guerra ed il fuoco ha trovato alimento pur non disconoscendo le precise responsabilità di chi ha dat0 fuoco alla miccia. Anche questa guerra  purtroppo viene da lontano in un mondo immemore delle tragedie del passato, che nessuno pensava di dover rivivere. Per questo Papa Francesco invita a guardare il Cristo che si sta immolando in questa tragedia nel cuore dell’Europa. La Pasqua di questo anno non può non indurci a questo genere di riflessioni. Per i credenti sarà occasione di pentimento e di ravvedimento, per tutti, credenti e non credenti, sarà motivo per coltivare la speranza offerta dalla resurrezione, che ogni quaresima comporta. Buona Pasqua a tutti gli amici di Umbria Domani.