VERSO IL GOVERNO MELONI

di Pierluigi Castellani

Con la elezione dei presidenti delle due camere del Parlamento è iniziata la nuova legislatura e Giorgia Meloni si avvia a varare il suo governo. Un governo di centrodestra, come così voluto dagli italiani, ma in cui sarà forte la caratterizzazione dell’impronta che la Meloni intende dargli. Infatti si è visto subito che  la premier designata ,non cedendo alle imposizioni degli alleati ed in particolare di Silvio Berlusconi, desidera un governo che porti salda ‘impronta di efficienza e del saper fare E’ il primo governo italiano presieduta da una donna e la Meloni non vuole certo fallire. Ma le difficoltà non mancheranno soprattutto con un Berlusconi, che non si arrende all’idea di non essere più al centro della scena politica e che si comporta come  fosse ancora alla guida della coalizione di centrodestra. Non saranno soltanto le difficili sfide che la Meloni si trova davanti come la guerra in Ucraina, la crisi sociale ed economica che attraversa il paese, il caro bollette e le famiglie e le imprese prese nella morsa degli alti costi dell’energia . C’ è dell’altro. C’è che nonostante tutte le rassicurazioni sulla saldezza della maggioranza nel centrodestra convivono mentalità, culture e prospettive politiche non sempre conciliabili. Come farà la Meloni a tenere insieme le istanze liberali, ancora presenti in FI ed in parte nella Lega con il suo retroterra culturale, che presuppone un nazionalismo sovranista nutrito di assistenzialismo e di protezionismo corporativo? Perché è vero che FDI si è dato una riverniciata,  improvvisata e non del tutto convincente, di atlantismo ed europeismo, ma prima poi le pulsioni stataliste  della cultura su cui la destra è fino ad ora vissuta verranno a confliggere con la Flat tax e lo stato minimo di certo liberalismo. Non c’è dubbio del resto che la ritrovata intesa tra Salvini e la Meloni finisce per emarginare FI e per renderla ininfluente. Il cavaliere sopporterà tutto questo e si lascerà sfilare via via senatori e deputati per ingrossare le truppe di FDI ? Staremo a vedere. E’ certo che le difficoltà già incontrate dalla Meloni con l’avvio della nuova legislatura non potranno distogliere del tutto  il nuovo governo che nascerà dall’affrontare i veri problemi che gli italiani si trovano di fronte. E c’è il serio rischio che anche l’opposizione, divisa in tre poli, non  trovando una qualche intesa, non riuscirà a costruire l’alternativa alla destra, che tutti quelli che non hanno votato per la Meloni ed i suoi alleati attendono. Per ora assistiamo al radicalismo sempre più accentuato di Enrico Letta, al solitario viaggio identitario di Giuseppe Conte ed alla esasperata continua ricerca di protagonismo di Calenda e Renzi , e tutto questo non fa ben sperare che queste forze giungano ad una qualche  conclusiva e positiva soluzione.