Via Crucis del Venerdì Santo in Umbria: da Assisi a Cascia, da Gubbio alle Cascate delle Marmore. Cosa fare e cosa vedere

Sarà un Venerdì Santo ricco di appuntamenti in Umbria con le attesissime Via Crucis per le vie dei borghi della Regione. Saranno molti gli umbri che parteciperanno alle processioni che rendono omaggio alle ultime ore di Cristo prima che fosse messo a morte. Un vero pellegrinaggio spirituale che vedrà la presenza di molti turisti che hanno deciso di passare la Pasqua in Umbria. Da Assisi a Cascia, da Gubbio a Fiamenga di Foligno. A Cascia  (ore 21) per quattro chilometri ci sarà una lunghissima catena processionaria dove il travaglio dell’uomo, che sente il bisogno di espiare, lo si vive in maniera drammaticamente suggestiva. Per quattro chilometri una lunghissima catena processionaria, alla luce di torce, ammutolisce nel rievocare la passione di Cristo: il grido lamentoso di uomini e donne, che all’unisono intonano il “Miserere”, e lo strisciare impietoso delle catene, che i Penitenziari legano ai piedi nudi, sono gli unici squarci  sonori in una notte carica di misteri. La bara di Cristo morto, trasportata a spalla, chiude la lunga fila di penitenziari, anonimi espiatori, che nascondono il loro corpo e il loro volto sotto una veste e un cappuccio nero quasi a volersi confondere con le tenebre della notte e sotto il peso della croce. Ad Assisi l’appuntamento è per le 20,30 con la processione che partirà dalla cattedrale di San Rufino con la statua della Madonna Addolorata e, soltanto dopo la tappa nella Basilica di San Francesco, verrà condotta in processione la statua del Cristo Morto. Le due statue verranno quindi riportate in Cattedrale con una suggestiva processione che attraverserà il centro della città di Assisi illuminato da fiaccole. A Perugia si inizierà alle 21, in piazza IV Novembre, con la Via Crucis animata dai cavalieri del Santo Sepolcro e dal gruppo di Comunione e Liberazione. Una processione tra le più suggestive del Venerdì Santo è sicuramente quella di Gubbio: inizia dalle 19,30 e si snoda lungo un itinerario nel centro storico che porta verso il Pietrone, ovvero quella pietra ovoidale, inserita nel selciato davanti al cosiddetto palazzo del Capitano del popolo. Ad accrescere ulteriormente il fascino ci sono i focaroni, cataste di legno alte fino a 4 metri, e i torticci, i cesti colmi di legna che arde, che vengono accesi al passaggio della processione lungo le vie della città. Dietro le statue del Cristo e della Madonna Addolorata, intonano le loro note i cantori del “Miserere”. Non meno suggestiva è la sacra rappresentazione della Via Crucis a Fiamenga, frazione di Foligno che quest’anno compie 50 anni. A Collevalenza di Todi (ore 21) a fare da cornice alla rappresentazione sarà lo scenario del santuario dell’Amore Misericordioso, fondato dalla Beata Madre Speranza di Gesù.  A Norcia, invece, la processione del Cristo Morto, che ha radici antichissime, si snoda lungo le mura urbane dove vengono allestiti quadri viventi che rappresentano i momenti più importanti della via Crucis. Oltre 300 sono i figuranti che partecipano al corteo in costumi romani ed ebraici: donne vestite di nero, penitenti con catene ai piedi, cavalli e alcuni simboli della Passione. Rievocazione storica della Passione di Gesù Cristo anche alle Cascate delle Marmore presso il parco Libero Liberati: la processione inizierà alle 21 e vi parteciperanno 120 figuranti in costume. Processione del Cristo morto questa sera nel centro storico di Città di Castello: partenza alle 21,30 da piazza Santa Maria Maggiore. Parteciperanno, come da tradizione, le confraternite della diocesi e il corteo storico-religioso verrà illuminato dalle fiaccole.  Altre rappresentazioni della Via Crucis importanti sono quelle di Panicale (ore 21), Gualdo Tadino (20,30), Spoleto (21), Orvieto (21), Penna in Teverina (21), Spello (20,45), Colfiorito,  Bevagna, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Bettona.