Zainetti e Cartelle

di Maurizio Terzetti

La scuola e i metodi d’insegnamento potranno rivoluzionarsi quanto vogliono, ma tutto rimane vintage – cioè oggetto d’annata – per quello che riguarda il modo di portarsi libri e penne da casa a scuola.

Esiste una rete chiamata “Scuola senza zaino” che promuove l’abolizione del fardello paramilitare indossato da tanti dei nostri ragazzi. Questa rete attecchisce anche in Umbria nella primaria Bonucci dal prossimo sabato 28 gennaio. E compie meraviglie nel ridistribuire lo spazio scolastico in maniera funzionale al massimo della creatività e della responsabilità infantili.

Però su un punto è reticente: non dice infatti molto apertamente che l’abolizione dello zaino comporta il recupero della più tradizionale cartella per la scuola. Ecco dov’è il vintage: il non plus ultra del rinnovamento metodologico dell’insegnamento cammina sulle gambe ed è portato nelle mani, con comode e leggere cartelle di sapore ottocentesco, dai nostri studenti.

Quelli di “Scuola senza zaino” lo dicono e non lo dicono, a loro basta cancellare il pesante fardello dello zaino e farci immaginare schiere di bambini che angelicamente, portando i libri e le penne sulle ali dell’entusiasmo, ogni mattina si recano ridenti a scuola.

Perché invece non dire esplicitamente che – vintage puro! – si ritorna alla cartella magra e striminzita di tanti decenni fa? Quella, allora, era vuota per la povertà materiale, questa di oggi è vuota, molto spesso, per eccesso di ricchezza di dotazione digitale che, si sa, comporta tanto poco spazio.

Vintage per vintage, non ricordate i lacci per evitare la borsa ed essere controcorrente già negli anni ’60?  E i primi zaini, allora, non erano rivoluzionari, col gran tono sportivo che si portavano addosso rispetto agli sfigatelli che ancora si attardavano con la cartella? Poi lo zaino è degenerato ma, da riformare per legge, continuerà a essere prodotto e usato.

Per me, dunque, non è questione di vintage: l’importante – zainetto, cartella, laccio, astuccio – non è andare a scuola senza il peso dello studio, che il più delle volte è rappresentato dagli insegnanti stessi?

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