Allerta Covid, ad Agosto Delta sara’ il 90% dei contagi. Stima sui posti letto dell’Umbria

Un quadro in peggioramento con una circolazione intensa del virus soprattutto tra i giovani. Un peggioramento più veloce di quanto previsto. I più colpiti sono i giovani tra i 10 e i 29 anni, ma la crescita di positivi riguarda tutte le fasce di età.  La variante Delta corre molto e registra un aumento del 60 per cento rispetto alla variante Alfa, ha detto ieri il direttore del dipartimento Prevenzione del Ministero della salute,  Gianni Rezza, e questo virus è più trasmissibile di quello che circolava  l’estate scorsa. Le previsioni annunciano un forte aumento dei casi, di quasi cinque volte, entro il primo agosto. E anche se finora non è successo,  con i numeri di ogni giorno in aumento, la preoccupazione è che il nuovo contagio si rifletta anche sui servizi ospedalieri. La variante Delta tende a imporsi e farà aumentare i casi, è importante individuare precocemente i nuovi casi e raggiungere la copertura vaccinale con la doppia dose. Insomma, rischiamo un agosto con tante persone a rischio ricovero. Lo rivela uno studio  sugli impatti della ripresa del contagio. Con una trasmissibilita’ in crescita e che entro fine mese potrebbe arrivare a 1,3, anche la pressione sugli ospedali potrebbe cambiare. Oggi in Umbria si è registrato un leggero aumento nei ricoveri, rispetto a ieri due in più,  7 in tutto. Nulla di preoccupante per ora, assicurano anche i vertici della sanità regionale. Ma lo scenario potrebbe cambiare in fretta se il virus continua a circolare intensamente. Nella nostra regione negli ultimi due giorni si sono registrati 86 nuovi contagi, troppi rispetto ai giorni precedenti. Per questo si inizia a guardare anche in Umbria  ad una proiezione, tenuta riservata, dell’ Istituto superiore di sanità fatta in collaborazione con la fondazione Kessler. In agosto, secondo lo scenario peggiore, Calabria, Campania e Sicilia rischierebbero seriamente di avere il 20% di saturazione nei reparti ordinari Covid. Umbria, Emilia Romagna,  Puglia e Sardegna potrebbero ritrovarsi con il 10% dei letti occupati nei reparti ordinari. É lo scenario peggiore, afferma Brusaferro , presidente dell’Istituto superiore di sanità, non ” si può escludere che la pressione sugli ospedali sia inferiore”. Infatti si tratta di stime, non si è ancora in grado di valutare le probabilità di ospedalizzazione per i casi di variante Delta. Quello che è certo che ci troviamo in una nuova fase espansiva dell’epidemia. Per tutti gli esperti il tracciamento è il vero baluardo contro l’epidemia.