Arriva anche in Umbria la prima pillola contro il Covid: si tratta di un antivirale orale

Arriva in giornata, anche in Umbria, il primo antivirale specifico contro Sars-CoV-2: la pillola di Merck chiamata molnupiravir  (nome commerciale “Lagevrio”). E’ stata autorizzata in Italia il 22 dicembre dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e da oggi distribuita dalla Struttura commissariale per l’emergenza alle Regioni. La pillola è indicata per il trattamento dei pazienti non ricoverati con malattia da lieve a moderata sviluppata di recente e condizioni cliniche che rappresentino però fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid grave. Si tratta di un antivirale orale che deve essere assunto entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il trattamento dura cinque giorni e consiste in quattro capsule  (800 mg totali) da prendere due volte al giorno. Il suo obiettivo è prevenire il ricovero in ospedale. L’accesso al molnupiravir segue lo stesso flusso degli anticorpi monoclonali. I pazienti vengono selezionati dai medici di medicina generale o dagli ospedali. Ogni Regione decide come distribuirlo. Probabilmente all’inizio il farmaco sarà presente nelle farmacie ospedaliere, in seguito nelle farmacie autorizzate. Al paziente non dovrebbe costare nulla. Secondo i produttori la pillola non colpisce la proteina spike del Covid, per questo la sua efficacia sarebbe garantita a prescindere dalle varianti. Per le persone considerate a rischio il farmaco è sicuramente un’arma in più, ma non è alternativo alla vaccinazione. Non solo per i dati di efficacia, ma anche perché, come gli altri medicinali, la durata della sua azione è limitata nel tempo. Dopo un paio di giorni il principio attivo sarà scomparso dall’organismo. Il vaccino, invece, rende il sistema immunitario in grado di combattere il virus per mesi.