Centodieci bare in piazza IV Novembre a Perugia per dire “Basta morti sul lavoro”

Centodieci bare in cartone per ricordare i morti sul lavoro in Umbria negli ultimi cinque anni sono state collocate stamattina nel centro di Perugia, in piazza IV Novembre, per la campagna nazionale della Uil “Basta morti sul lavoro”. Un flashmob per scuotere le coscienze e per sensibilizzare lavoratori, istituzioni e associazioni sulla necessità di una inversione di rotta in materia di salute e sicurezza. Ad intervenire il segretario generale della Uil Umbria Maurizio Molinari. La mattinata è stata caratterizzata dalla testimonianza della figlia di una delle vittime. Tra le richieste della Uil, anche quella di introdurre l’omicidio sul lavoro per i casi in cui non vengono rispettate le norme di sicurezza. Una battaglia culturale prima di tutto. Spesso il lavoro, ricorda la Uil, è vittima di un sistema sbagliato che considera la sicurezza un costo e non un dovere. Lo stesso presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Zuppi, ha sottolineato in queste ore come non ci si possa “abituare al fatto che il lavoro, che è per la vita, diventi causa di morte”. Per Zuppi le “vittime sul lavoro sono uno scandalo, è scandaloso sapere che in Italia c’è la media di 3 morti sul lavoro al giorno”. Zuppi ha definito “irresponsabili” coloro che pensano che “la sicurezza sul lavoro sia un costo”.