Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar: chiuse scuole materne e asili nido

Il Consiglio di Stato da ragione alla Regione e ribalta la decisione del Tar dell’Umbria. Asili nido e scuole materne confermata la chiusura fino al 21 febbraio. Secondo il Consiglio di Stato  è legittimo adottare misure regionali più restrittive di quelle statali ” allorché sia coerente con i dati scientifici raccolti nel monitoraggio quotidiano della situazione del contagio”. Del resto, dicono i giudici amministrativi di secondo grado, ” la cabina di regia nazionale individua già in data 3 febbraio 2021 l’ esigenza di rafforzare le misure di restrizione già adottate dalla Regione dell’ Umbria, e ciò con speciale riguardo alle aree provinciali e comunali maggiormente colpite”. I giudici del Consiglio di Stato sottolineano anche che la cabina di regia ” ha riscontrato la presenza sul territorio di varianti del virus , raccomandava ulteriori misure restrittive, estensibili anche alla scuola per l’infanzia e ai nidi, nella provincia di Perugia e nei comuni della provincia di Terni  dove vi erano evidenze  dell’agente patogeno con mutazione”.  Si ricorda , inoltre, che lo stesso Dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute ha evidenziato la cosiddetta variante inglese a causa della maggiore trasmissibilita’  che impone l’isolamento dei focolai e chi vi è stata evidenza di aumento di contagi della variante inglese tra bambini e adolescenti” . Per il Consiglio di Stato proprio per ” tali indicazioni scientifiche e della classificazione come zona rossa rafforzata del territorio perugino, appare coerente la misura di sospendere fino al 21 febbraio 2021 anche i servizi scolastici per l’infanzia”.